AttualitàCultura e Spettacolo

San Pellegrino in Fiore: «non c’erano tempi e fondi per essere all’altezza»

La sindaca Chiara Frontini torna sulla scelta di cancellare l’evento e sostituirlo con “Viterbo in Festa”: «Difendiamo la scelta dell’amministrazione»

«Difendiamo la scelta dell’amministrazione di non realizzare una manifestazione così importante in assenza delle condizioni per realizzarla in maniera ottimale». La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, torna a parlare della decisione di cancellare l’evento di San Pellegrino in Fiore. Una scelta che nell’ultima settimana ha suscitato perplessità nei cittadini poiché la manifestazione, celebrazione dell’inizio della primavera viterbese, dalla sua nascita, nel 1987, ha sempre animato il centro storico con la partecipazione di florovivaisti del territorio. «Fin dal nostro arrivo c’è stato un susseguirsi di urgenze ed emergenze – ha proseguito la sindaca spiegandosi in un video sui suoi canali social- quando abbiamo iniziato a ragionare su San Pellegrino in Fiore, ad inizio gennaio, ci siamo resi conto che non c’erano le condizioni di tempo e fondi per poter organizzare un evento, così amato dai cittadini viterbesi, all’altezza delle aspettative di una città che si vuole candidare a Capitale Europea della Cultura».

Una foto di “San Pellegrino in Fiore”

Non ci saranno fiori ad animare e vestire il centro storico, dunque, ma la città non resterà priva di eventi. L’amministrazione comunale in contatto con diverse associazioni culturali del territorio, tra cui ProLoco Viterbo e l’associazione Tetraedro, ha pensato ad un nuovo modo di accogliere la primavera: “Viterbo in Festa”. Una celebrazione in tre giorni, 29 e 30 aprile e il 1° maggio, che coinvolgerà tutto il centro storico e non solo la zona di San Pellegrino. «Sarà organizzato da tantissime associazioni riunite dalla nostra città – afferma la sindaca- con il supporto e il sostegno dell’amministrazione comunale». Le associazioni che vorranno aderire al progetto potranno farlo fino al 12 marzo. Finora sono più di 50 le realtà territoriali coinvolte.