Incendia la cella e aggredisce agente penitenziaria, detenuto semina il panico nel carcere di Viterbo
Un detenuto italiano, tossicodipendente, nella serata di domenica, “ha prima innescato risse tra gli altri detenuti, poi ha incendiato la propria camera detentiva, ora inutilizzabile, e per ultimo ha aggredito un Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria che ha ricevuto più di dieci giorni di prognosi dal medico dell’ospedale dove era stato accompagnato per i numerosi ematomi”.
Lo rende noto Ciro Di Domenico Coordinamento Regionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria regione Lazio. “Nel carcere di Viterbo – dice il sindacalista – sono ristrette quasi seicento persone rispetto alle 440 risultanti dalla capienza prevista. Il sovraffollamento quindi è oltre il 134%, ma ci risultano circa sessanta posti non disponibili a cui si sono aggiunti quelli interessati dall’incendio provocato dal detenuto in questione.
Il personale di Polizia Penitenziaria in forza al carcere di Viterbo è il 75% di quello previsto. Considerata la tipologia di detenuti e i continui eventi critici, questo sta logorando fisicamente e psicologicamente il personale della Penitenziaria.