Un weekend nella Tuscia, fra mercatini di Natale, passeggiate nella natura e degustazione di prodotti enogastronomici
VITERBO – Forse le condizioni meteo non aiutano le gite fuori porta di questo periodo, ma se il tempo non è proprio così inclemente, qualche giro nei borghi del Lazio è ancora possibile, almeno per questo weekend. Accanto ai tradizionali mercatini di Natale, già allestiti, la Tuscia offre molte altre occasioni per visitare luoghi, borghi e manifestazioni culturali della provincia viterbese.
Il Capoluogo offre per gli amanti della “Divina” una Mostra, a cura del M.A.V. di Vetralla dal titolo: ‘Omaggio a Maria Callas – La donna, l’artista’. Gli artisti dell’Associazione Movimento Artistico Vetrallese vogliono rendere un omaggio alla soprano in occasione del centenario dalla nascita nella Chiesa di S. Maria della Salute.
Per gli amanti delle passeggiate nella natura alla scoperta di borghi suggestivi e di prodotti agro-alimentari della zona suggeriamo a Blera il ‘TREKKING A BLERA’ con degustazione di olio, u𝑛𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒 𝑎𝑖 “V𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜”, 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑙𝑖𝑜 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑢𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝑢𝑛’𝑎𝑡𝑚𝑜𝑠𝑓𝑒𝑟𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝐿’𝑎𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡o 𝑎 𝐵𝑙𝑒𝑟𝑎 (𝑉𝑇) 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑡𝑜𝑖𝑜 𝐶𝑜𝑙𝑙𝑖 𝐸𝑡𝑟𝑢𝑠𝑐ℎ𝑖.
Bomarzo offre una visita guidata: ‘Bomarzo: segreti e simboli dei mostri’. Celato all’interno dell’attuale Parco dei Mostri c’è ancora il Sacro Bosco, giardino ermetico voluto da Vicino Orsini. Chiave del parco segreto è il teatro, manufatto che è la traduzione in pietra di un libro esoterico (si dice fosse un esemplare preziosissimo illustrato da Tiziano e andato perduto in un famoso incendio) in cui era rivelato il mistero del mondo e del cosmo, per dare vita a un percorso di conoscenza e salvezza. Il teatro bomarzese, con la sua scena in pendenza, non è quindi frutto di un errore grossolano, ma è la chiave del progetto dell’Orsini. Dopo aver avuto visione del nudo schema del creato, l’ospite di Vicino poteva avviare il suo tragitto di elevazione, aggirandosi tra le immagini di memoria, divenute pietre, sino a raggiungere la purificazione, dopo essersi lasciato alle spalle i mali del mondo e gli inganni dei sensi, tra falsi monumenti etruschi ed egizi, la casa pendente, e il tempio, omaggio alla memoria della moglie scomparsa prematuramente.
Per comprendere tutto, occorre quindi riattribuire alle creature del boschetto il loro significato originario. Scopriremo così che i cosiddetti ‘Mostri’ sono simboli per tutelare verità ermetiche e per facilitarne la memorizzazione. Scopriremo, inoltre, che il Sacro Bosco quale percorso salvifico e di conoscenza, è destinato a concludersi nel punto in cui l’uomo ritrova la sua essenza divina e può godere del mondo in uno stato di pura contemplazione.
Non poteva mancare all’appuntamento Caprarola con visite guidate al Palazzo Farnese, uno dei migliori esempi di dimora del Cinquecento italiano. Il palazzo, incastonato tra i Monti Cimini e in prossimità del lago di Vico rappresenta uno dei principali gioielli della Tuscia. L’antica rocca venne costruita a protezione del paese contro le scorrerie di tiranni che si contendevano i feudi della zona. Cambiarono però le cose quando il cardinal Farnese, iniziò a costruire qui la sua residenza. Vi resero opera i più illustri architetti e pittori dell’epoca per celebrare e immortalare negli affreschi i fasti della famiglia Farnese tramite allegorie, scene mitologiche e momenti gloriosi vissuti dalla famiglia. Gli affreschi nelle stanze ci permetteranno di sfogliare una sorta di album di famiglia che, seppur in forma celebrativa, ci racconta la vita ed il mondo di una delle famiglie più importanti del ‘500, soffermandoci sulle curiosità e sui mille aneddoti che regalano le sale del piano nobile. Si potranno visitare i Giardini Pensili dove ammireremo la bellissima grotta dei Satiri nel Giardino d’Inverno. I giardini all’italiana fungevano proprio da grandi tappeti persiani ricamati sapientemente da ammirare dalle finestre e logge poiché concepiti come continuazione delle decorazioni ad affresco interne.
Per gli amanti, infine, della letteratura contemporanea a Tuscania la rassegna “Portami con te…un libro in sospeso” lo slogan del nuovo progetto del Museo di Tuscania dedicato ai più piccoli, in collaborazione con la scuola primaria dell’Istituto Paolo III di Canino. Questi solo alcuni degli appuntamenti, ma che rappresentano solo una parte del panorama culturale, enogastronomico che la Tuscia può offrire in questo periodo, ma il viaggiatore curioso riuscirà a trovar tante altre attrazioni e proposte. E allora buon weekend!