Donca: proseguono le indagini sulla morte
L’uomo, viveva con dei coinquilini, è stato trovato con un coltello nello stomaco e una ferita alla gola.
Nei giorni scorsi, su incarico della Procura della Repubblica di Viterbo che coordina le indagini sul decesso del cittadino di nazionalità moldava Ruslan Donca, 44 anni, avvenuto a Viterbo all’inizio dell’ anno, il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Viterbo ha accompagnato gli investigatori del Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di Roma a effettuare un secondo sopralluogo nell’abitazione dell’uomo.
Donca, il giorno della sua morte, si era chiuso nel bagno della sua abitazione mentre i suoi coinquilini si trovavano in cucina. Poco dopo, ne era uscito con una profonda ferita al collo e con un coltello nello stomaco. Secondo i coinquilini e il fratello dell’uomo, non presente al momento dei fatti, Donca si era ferito in maniera autonoma.
Una versione che, secondo quanto emerso dal lavoro della Polizia Scientifica, sarebbe confermata: non sono risultati elementi riconducibili a colluttazioni e, inoltre, le tracce di sangue hanno evidenziato che la vittima si era ferita di fronte al lavandino del bagno e, in seguito, aperto da solo la porta di ingresso chiusa a chiave dall’interno.
Questa analisi, consegnata all’Autorità giudiziaria, insieme ad altri riscontri investigativi, tende a validare l’ipotesi del suicidio.
Gli accertamenti, in particolare sul telefono cellulare sequestrato allo straniero, procedono unitamente all’esito dell’autopsia svolta sul cadavere che consentirà verosimilmente di chiarire meglio i motivi del gesto.