L’arcivescovo Viganò non si ferma neppure dinanzi alla scomunica, celebra messa nell’eremo di Palanza

VITERBO – La scomunica non ferma l’arcivescovo Viganò che celebra ugualmente messa. “Come tutti i primi sabati del mese, oggi offro il Santo sacrificio della messa”. Nelle stesse ore in cui il dicastero della Fede annunciava la sua scomunica, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò accusato di scisma, annunciava tramite i suoi canali social l’intenzione – poi divenuta realtà – di celebrare la messa. Nell’eremo sulla Palanzana, a Viterbo dove sorge la sua fondazione Exsurge Domine. L’ex ambasciatore del papa accusato di scisma: “Unitevi a me per trionfare ancora sui suoi nemici che oggi eclissano e usurpano la sacra autorità della santa chiesa”

“Tu chi hai redento, o Signore, nel tuo sangue. Come ogni mese, anche questo primo venerdì dedicato al preziosissimo sangue celebrerò la santa messa per gli amici e benefattori della fondazione Exsurge Domine” si legge su X -. Assieme a loro, porterò ai piedi dell’altare anche tutti coloro che hanno voluto esprimermi sostegno e assicurarmi le loro preghiere in questo momento”.

Monsignor Viganò, che il Sant’Uffizio nel decreto di scomunica ha messo in guardia dal rischio di riduzione allo stato laicale, non arretra di un millimetro: “Invito tutti ad unirsi a me nella fiduciosa preghiera al cuore immacolato di Maria, affinché il signore conceda alla santa chiesa di trionfare ancora sui suoi nemici che oggi la eclissano e usurpano la sua sacra autorità”.

Viganò, ex ambasciatore del papa negli Stati Uniti d’America, era stato convocato nei giorni scorsi in Vaticano per rispondere della pesante accusa di scisma. L’arcivescovo, noto per le sue critiche feroci a papa Francesco, ha accolto la scomunica come un “onore” e ha definito il Concilio Vaticano II “un cancro per la chiesa”.