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A Viterbo nasce la prima squadra di calcio dei braccianti agricoli della Uila, in ricordo Satnam Singh

VITERBO – “A Viterbo la prima squadra di calcio dei braccianti della Tuscia, una rivoluzione sportiva e non solo. La squadra degli operai agricoli del sindacato Uila”. Lo ha reso noto il segretario  Uila, Antonio Biagioli. Una squadra di calcio nata negli uffici del sindacato di via Cardarelli 22 e composta da giocatori immigrati dal continente africano. “Un pomeriggio – racconta Antonio Biagioli – si è presentato un bracciante per sbrigare alcune pratiche lavorative. Alla fine ci ha detto se potevamo dargli una mano a trovare un campo di calcio dove potersi allenare assieme ad altri amici con cui avevano messo in piedi una squadra. Quasi tutti braccianti, molti iscritti al sindacato. Ci siamo guardati con gli altri sindacalisti della Uila e abbiamo deciso di andare oltre e di fare dell’Asfa, nome che i giocatori si erano già dati da soli, una squadra del sindacato. Un collettivo di calcio in cui tutti i braccianti della Tuscia possano riconoscersi. Una squadra che si fonda sui valori costituzionali e sindacali. Dove democrazia e partecipazione sono i pilastri da cui muovere per costruire tutto il percorso che c’è da fare. Chi farà il tifo per l’Asfa farà il tifo per i diritti dei braccianti e per i diritti di tutti i lavoratori. Chi farà il tifo per l’Asfa farà il tifo per la democrazia e la costituzione. E ogni goal, ogni partita, sarà in nome di tutto questo”. Il nome della squadra è Associazione sportiva football africani, Asfa. Sulle maglie la scritta Uila, il nome appunto del sindacato che in questi ultimi anni si sta battendo per i diritti dei braccianti agricoli nelle campagne di tutta la Tuscia.

“Il 26 luglio alle ore 20, al campo di Villanova della parrocchia dei Santi Ilario e Valentino – dice Biagioli – la prima partita. Organizzata dalla Uila. Da un lato l’Asfa, dall’altro una rappresentativa della Asd Polisportiva Celleno. Una partita contro lo sfruttamento dei braccianti e le morti sul lavoro. Una partita per ricordare Satnam Singh. Un evento per rivendicare la dignità delle persone e i diritti dei lavoratori. Per rivendicare i principi democratici e costituzionali. Un momento per dire chiaro e tondo che la questione bracciantile è una questione sociale che riguarda tutti e che va affrontata su tutti i fronti, dai campi alla città, dall’azienda ai trasporti fino alla condizione abitativa e al diritto pieno alla cittadinanza per tutti”.