Ritrovato un proiettile di artiglieria sulle rive del lago di Bolsena. Oggi verrà fatto brillare in una cava

BOLSENA– Ordigno bellico trovato sulla riva del lago di Bolsena, in giornata verrà rimosso e fatto brillare. Verrà rimosso e fatto brillare in un luogo sicuro il proiettile di artiglieria trovato nella giornata di domenica sulla riva del lago di Bolsena, in località Melona.

Tutto pronto quindi per il piano di disarmo dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Le operazioni prevedono la bonifica dell’area, la rimozione del proiettile e il trasporto in luogo sicuro per il disinnesco. A intervenire saranno gli artificieri dell’esercito, coadiuvati nelle operazioni dalla stazione locale dei carabinieri di Bolsena e dalla polizia locale.

Il proiettile, lungo all’incirca 100 centimetri, è stato trovato sulla riva da un bagnante nella giornata di domenica 14 luglio. La zona era stata prontamente messa in sicurezza. E, nel frattempo, il sindaco, Andrea Di Sorte, aveva emesso un’ordinanza in cui si vieta la balneazione “con decorrenza immediata fino al termine dell’esigenza e di messa in sicurezza dei luoghi il divieto di balneazione e l’interdizione del segmento di spiaggia antistante il luogo interessato”.

“Il comune ha interdetto una porzione di area sulla spiaggia non appena siamo stati informati del ritrovamento – ha spiegato il sindaco Andrea Di Sorte -. Dal momento che il proiettile non è in acqua, le unità operative che interverranno sono solo quelle di terra. Non opereranno quindi anche i sommozzatori”.

Il proiettile di artiglieria verrà quindi rimosso e sarà fatto brillare in una zona sicura – ha aggiunto il primo cittadino -. Molto probabilmente in una cava che si trova qui, nella località di Bolsena”.

Le operazioni di rimozione del proiettile inesploso saranno quindi effettuate oggi e, se le condizioni lo permetteranno, verrà fatto brillare sempre in giornata. Per mettere in atto il piano di disinnesco dell’ordigno non sarà necessario evacuare il paese o una sua parte.

Si tratta del secondo ordigno bellico ritrovato quest’estate sul lago di Bolsena. A fine giugno infatti era stata infatti rinvenuta una mina anticarro, fatta poi esplodere una decina di giorni dopo con l’intervento del nucleo sommozzatori della marina militare e gli artificieri dell’esercito.