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Violenza di genere, eseguite a Viterbo tre misure cautelari di allontanamento

Tre misure cautelari di divieti di avvicinamento sono state eseguite, dagli agenti della questura di Viterbo per episodi di violenza di genere, emessi dal Giudice per le indagini preliminari di Viterbo su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, che ha coordinato le indagini.

In particolare, lo scorso 31 luglio gli operatori della Sezione specializzata in Reati contro la Persona della squadra mobile della questura di Viterbo hanno notificato il provvedimento con applicazione del braccialetto elettronico ad un 46enne, responsabile di atti persecutori e lesioni ai danni della ex compagna relativamente a fatti accaduti a Viterbo dal 2021 ad oggi, mediante ripetuti atti di violenza fisica e psicologica, accompagnati da minacce di morte e, in un caso, anche dalla frattura del dito di una mano.

Nella stessa giornata analoga misura è stata eseguita dai poliziotti nei confronti di un 56enne, anch’egli per atti persecutori commessi in danno della ex moglie in un comune della provincia viterbese a partire dallo scorso mese di marzo, tramite minacce di morte, pedinamenti e, in una circostanza, mostrando pure una pistola al figlio minorenne della coppia affermando di volerla usare per uccidere la donna.

Giovedì scorso, infine, è stato notificato un altro divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico in danno di 41enne di nazionalità cingalese per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, cui è seguito l’allontanamento dalla casa familiare, per fatti accaduti nel mese di giugno 2023, con reiterati comportamenti violenti che, nella situazione più grave, avevano procurato alla donna ferite per le quali era stato necessario il ricorso alle cure mediche in ospedale.