Santa Rosa, rinnovato il rito della consegna della mazza a Viterbo

Rinnovato il rito della consegna della mazza a Viterbo per la festa di Santa Rosa.

Si tratta dell’antica cerimonia che avvia ufficialmente le celebrazioni del 2 settembre, giorno precedente al trasporto della macchina, e che vede il corteo di figuranti percorrere le strade cittadine, accompagnati dal Vescovo in testa ai sacerdoti viterbesi, e da un drappello di facchini che portano in processione un baldacchino con il cuore di Santa Rosa chiuso all’interno di un reliquiario in vetro e oro.

Questa mattina alle 12 la sindaca Chiara Frontini, come da tradizione ha consegnato la cosiddetta “mazza del maggiordomo dei Priori” ai dignitari del 1700 del corteo storico, che la trasporteranno durante il corteo storico di oggi pomeriggio.

Questo antico rito rievocativo serve a ricordare il passaggio del potere temporale che, a Viterbo prima dell’unificazione dell’Italia era esercitato del papato.

Come ogni anno dopo la consegna, avvenuta al centro di piazza del Plebiscito, il drappello del corteo che accompagnava i dignitari del 1700, dopo aver ricevuto dalle mani della prima cittadina il simbolo cittadino del potere, ha fatto ritorno verso la chiesa di santa Rosa, da dove alle 17.30 partirà il corteo storico.