Volano agroalimentare e agriturismo della Tuscia
VITERBO – Da uno studio sull’agroalimentare nell’alto Lazio, secondo un’analisi di Prometeia presentata a Viterbo durante il forum sul settore dell’agroalimentare nell’alto Lazio ha dato risultati positivi. L’agrifood italiano ha generato un valore di produzione di 250 miliardi di euro nel 2022, coinvolgendo 1,2 milioni di imprese e 1,5 milioni di addetti.
Nelle province di Viterbo e Rieti il settore rappresenta il 40% delle imprese totali. Un comparto fondamentale, ma ancora limitato nella capacità di espansione internazionale e di investimenti per la transizione green e digitale. Un segnale positivo arriva dai dati sull’export per le province di Viterbo e Rieti, che nei primi sei mesi del 2024 hanno registrato un aumento del +62% nel comparto agricolo e del +18% nell’industria alimentare, superando la media di crescita del Lazio e quella nazionale. Tra i mercati più promettenti figurano Polonia e Svizzera, con contributi significativi anche dalla Germania e dall’Austria, mentre i prodotti più esportati sono quelli delle colture permanenti.
Anche il settore turistico offre segnali incoraggianti. Le presenze nelle strutture agrituristiche di Viterbo hanno mostrato una crescita sostenuta rispetto ai livelli pre-Covid, con un incremento significativo dei turisti stranieri, pur ancora al di sotto della media nazionale. Anche il turismo rurale rappresenta una leva strategica per lo sviluppo dell’alto Lazio che può contribuire non solo alla crescita economica locale ma anche a promuovere il made in Italy nel mondo.