Pistola erogatrice di gasolio “truffaldina” sequestrata dalla finanza
Il contatore del costo del carburante erogato partiva da 5 centesimi di euro, anziché da zero. Lo hanno accertato i finanzieri di Viterbo ispezionando la pistola erogatrice di un distributore di carburante dell’alta provincia della Tuscia.
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Viterbo stanno intensificando i controlli sulla regolare vendita e distribuzione dei prodotti energetici sottoposti ad accise.
In particolare, i controlli, finalizzati al contrasto delle frodi fiscali, nonché della conseguente distorsione della concorrenza, scaturiscono anche da segnalazioni pervenute da privati cittadini anche al numero di pubblica utilità “117” e vertono sulla corretta erogazione del carburante sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Recentemente l’intensificazione di tali attività da parte della Sezione Operativa Pronto Impiego, coadiuvata da apposita pattuglia accise del Gruppo delle Fiamme Gialle di Viterbo, ha portato all’accertamento di condotte truffaldine perpetrate da un impianto di distribuzione stradale di carburanti che insiste nel territorio dell’alta Tuscia viterbese.
In particolare, è stata constatata una irregolare erogazione di gasolio da parte dell’esercente, in quanto la pistola erogatrice iniziava il conteggio delle operazioni di rifornimento partendo da un importo di 5/6 centesimi di euro invece che da zero.
Per tale violazione di carattere penale la pistola è stata sottoposta a sequestro ex 354 c.p.p. ed è stato denunciato all’A.G. competente il legale Rappresentante della società che gestisce l’impianto.
Tale illecita attività è stata esaltata da una cattiva gestione del distributore controllato, che aveva le revisioni metriche biennali scadute da più di un anno su tutte le colonnine erogatrici presenti.