La Regione proroga il blocco alle autorizzazioni di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici nella Tuscia, in attesa dei nuovi siti
VITERBO – Gli appelli dei sindaci in assemblea a palazzo Gentili e la delibera unanime del consiglio provinciale non sono rimasti inascoltati, ora anche la Pisana interviene. La responsabile alla transizione energetica alla Regione Elena Palazzo: “Necessario prorogare la delibera del 2023 per il solo tempo necessario all’entrata in vigore della legge regionale di individuazione delle aree idonee”. Palazzo Gentili aveva sottolineato, tramite la delibera sottoscritta all’unanimità, il bisogno di un intervento della Pisana in merito alla quantità di progetti per impianti fotovoltaici ed eolici previsti nella Tuscia. Nella provincia di Viterbo, secondo i dati esposti nella seduta consiliare, ricadono il 78% delle istallazioni di tutta la regione con una grave ricaduta sul tessuto economico e paesaggistico del territorio. La giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore alla transizione energetica, Elena Palazzo, ha approvato la delibera che proroga i criteri di priorità per le autorizzazioni regionali, con un occhio di riguardo alla Tuscia dove per il momento vengono sospese ulteriori autorizzazioni a nuovi impianti.
«Abbiamo ritenuto importante e necessario prorogare i criteri di priorità che già avevamo fornito attraverso la delibera del 2023, commenta Palazzo. In questo modo la Regione Lazio mantiene il proprio impegno di far camminare insieme la transizione energetica e la tutela del territorio da ogni punto di vista: paesaggistico, storico e ambientale. La nostra priorità è quella di contribuire a garantire gli impegni per la decarbonizzazione che l’Italia ha preso nei confronti dell’UE per il 2030 e il 2050, senza che questa vada a impattare in maniera pesante sulle nostre aree. Basti pensare al caso di Viterbo, una provincia che notoriamente ha dato molto per quel che riguarda installazione di impianti sia eolici che fotovoltaici”.
Proroga nell’attesa del più volte richiesto piano per l’individuazione delle aree idonee in cui potranno sorgere i nuovi impianti. “Si è reso necessario prorogare la delibera del 2023 per il solo tempo necessario all’entrata in vigore della legge regionale di individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti FER alla quale stiamo già da tempo lavorando con impegno e che si riferirà al decreto ministeriale aree idonee, parte del quale è stata momentaneamente sospesa dal consiglio di stato” conclude Palazzo.