Viterbo; telecamere a infrarossi sulle auto della polizia locale per sanzionare gli automobilisti indisciplinati
VITERBO – Il Capoluogo della Tuscia è pronto a dotarsi di un dispositivo per fare multe e sanzionare gli automobilisti indisciplinati. L’idea, riproporre quanto fatto da Gualtieri nella capitale, dove sulle auto della polizia locale sono state installate delle particolari telecamere dotate di intelligenza artificiale, in grado di stanare tutte le infrazioni al codice della strada nel raggio di diversi metri. L’amministrazione Frontini, però, deve ancora studiare come ricavare i soldi necessari per l’acquisto dei macchinari. L’idea, comunque, è sul tavolo della giunta Frontini. Al momento non è stata ancora discussa e quasi certamente se ne riparlerà ad anno nuovo, a meno che non si trovi il modo di rintracciare le risorse in sede di bilancio a fine 2024. La linea dura sposata dai Frontini & C., quella delle multe, non sarà una decisione presa a cuor leggero, anche considerando la reazione dei viterbesi a uno strumento così controverso.
Il dispositivo preso in considerazione sarebbe quello denominato “Street control”, uno strumento, in dotazione alla polizia locale in diverse parti d’Italia per il controllo della viabilità e della sicurezza stradale. Nello specifico parliamo di alcune telecamere, installate sulle auto delle pattuglie, in grado di indentificare le targhe delle auto che infrangono il codice stradale nel raggio di 20 metri. In caso di multa, le contravvenzioni vengono spedite direttamente a casa, anche telematicamente. La particolarità è che, dalle targhe, è possibile effettuare anche controlli documentali. Significa che, se l’automobilista è sprovvisto per esempio di revisione, in pochi secondi l’agente riceve la notifica e può provvedere a elevare la sanzione. Inoltre, grazie al sistema dotato di macchina fotografica e di videocamera a infrarossi, è possibile scattare due foto in simultanea (una alla targa e l’altra all’abitacolo) nel giro di 20 metri. Immagini che vengono trasmesse in tempo reale sul tablet di cui è dotata la pattuglia, così che l’agente possa verificare l’irregolarità, formalizzare la multa e compilare il verbale digitale.
se il Comune dovesse realmente adoperare questa strategia, la linea già dura diventerebbe ancor più inflessibile, aumentando le polemiche. La polizia locale, però, in tal modo riuscirebbe con questo dispositivo a sopperire all’annoso problema dell’organico ridotto, che ad oggi rende quasi impossibile un controllo capillare del territorio.