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Costi dell’acqua: Il Lazio con le tariffe più alte, Viterbo la peggiore con una spesa media di 459,91€/anno

VITERBO – Costi dell’acqua croce di tutti i comuni, ma ancor più per i cittadini a cui sono indirizzate le bollette salate emesse dai gestori. Il Lazio è una regione dai costi elevati, lo rileva l’analisi del centro studi Ircaf che fornisce un quadro dettagliato della situazione, un report pubblicato, che ha analizzato le tariffe idriche di 111 capoluoghi di provincia, includendo anche un’analisi della qualità del servizio offerto ai cittadini.

Nel Lazio le tariffe idriche presentano una notevole variabilità, con alcune province che si collocano ai vertici della classifica nazionale per i costi più alti.

In particolare Frosinone detiene il primato della bolletta più cara in Italia, con una spesa media annua di 705,4 euro, il 79% in più rispetto alla media nazionale. Latina si posiziona al 12esimo posto, con un costo medio annuo di 557,2 euro, superiore del 42% alla media nazionale. Viterbo occupa il 30esimo posto, con una spesa media di 459,91 euro all’anno. Roma è al 72esimo posto, con una tariffa media di 349,13 euro, e Rieti chiude la classifica regionale con un costo medio di 348,91 euro.

La peggiore città sotto l’aspetto delle tariffe idriche del 2024, è Viterbo al centro di un’Italia dai costi diversificati. A livello nazionale il costo medio del servizio idrico per una famiglia di tre persone nell’anno che si è appena concluso si è attestato a poco meno di 400 euro, precisamente 392,95 euro per un consumo di 150 metri cubi di acqua. Questo dato, in aumento rispetto al 2023, nasconde però significative differenze geografiche tra le varie regioni e province italiane.

Secondo il report dell’istituto di ricerca, le principali voci che compongono la tariffa idrica sono costo dell’acquedotto (incide per oltre il 40%), fognatura (rappresenta l’11,7%) e depurazione (pesa per il 26%). Questi fattori, combinati con altri costi operativi e infrastrutturali, determinano le forti variazioni che si registrano sul territorio nazionale.

Il Lazio è una regione dai costi elevati in cui le tariffe idriche presentano una notevole variabilità, con alcune province che si collocano ai vertici della classifica nazionale per i costi più alti. In particolare Frosinone detiene il primato della bolletta più cara in Italia, con una spesa media annua di 705,4 euro, il 79% in più rispetto alla media nazionale. Latina si posiziona al 12esimo posto, con un costo medio annuo di 557,2 euro, superiore del 42% alla media nazionale. Viterbo occupa il 30esimo posto, con una spesa media di 459,91 euro all’anno. Roma è al 72esimo posto, con una tariffa media di 349,13 euro, e Rieti chiude la classifica regionale con un costo medio di 348,91 euro.

Le città italiane con le bollette più basse ed i costi più contenuti si registrano in alcune province del sud e del nord Italia. Le città più economiche per il servizio idrico sono Cosenza (140,13 euro), Campobasso e Isernia (190,31 euro), Napoli (197,62 euro), Catanzaro (210,03 euro) e Milano (225,29 euro).

Le regioni più care e quelle più economiche, guardando alla media regionale, la Toscana si conferma la regione con i costi più elevati, dove le famiglie spendono in media circa 570 euro l’anno. Seguono l’Umbria con 509 euro e il Lazio con 484 euro. Le regioni più economiche sono invece il Molise, la Valle d’Aosta e la Campania, con costi medi compresi tra 190 e 263 euro.