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Sindaca di Viterbo a 25 aprile ‘preservare valori democrazia’

 “Oggi celebriamo l’ottantesimo anniversario della nostra ritrovata libertà, che i nostri padri e i nostri nonni sono riusciti a conquistare pagando un prezzo spesso altissimo”. Così. questa mattina la sindaca di Viterbo Chiara Frontini durante la cerimonia per la ricorrenza del 25 Aprile.

Poco prima, alle 9.30, un lungo corteo era partito da Porta Romana, per poi giungere in via Tommaso Carletti, dove è stata deposta una corona sotto la lapide alla memoria del martire partigiano viterbese Mariano Buratti. La cerimonia è poi continuata alle 10.30 a piazza del Sacrario, con la deposizione di altre due corone d’alloro, al sacello dei caduti e alla lapide in memoria dei partigiani viterbesi. Presenti, tra gli altri, la vicepresidente del parlamento europeo Antonella Sberna, gli onorevoli Mauro Rotelli e Francesco Battistoni, i consiglieri regionali Daniele Sabatini ed Enrico Panunzi e il presidente Anpi Viterbo Enrico Mezzeti.

“Quando si rievoca questo giorno c’è soprattutto un torto che possiamo commettere nei confronti della nostra storia e di noi stessi: quello di far scivolare via questa data come una semplice ricorrenza – ha continuato Frontini -, ma se fossero ancora in vita Mariano Buratti, Nello Marignoli, Aldo Laterza e Bruno Selvaggini, eroi di quel periodo, forse ci direbbero proprio questo: che è ora di fare della Liberazione un patrimonio culturale nazionale condiviso, che sulle loro battaglie e sul sangue versato allora, va preservata la democrazia e la pace conquistata a caro prezzo, perché è nella capacità di difendere, preservare, costruire e unire, magari anche con un abbraccio, che si difendono, si preservano e si rendono attuali i valori della Liberazione”.