Dalla Regione Lazio sostegno alla montagna, varato pacchetto di misure
Il confronto con le autonomie locali, come avvenuto ieri a Viterbo nell’incontro con i sindaci del viterbese e del reatino e Uncem, “è fondamentale per elaborare politiche della montagna efficaci per fermare lo spopolamento e aiutare le Comunità montane ad essere un fattore di sviluppo per i territori”.
Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio, intervenuta oggi in collegamento all’evento “I Comuni e le Comunità montane di Rieti e Viterbo incontrano la Regione Lazio”.
“Attraverso i fondi Fosmit per lo sviluppo della Montagna, 11 milioni nel 2024 e 11 milioni nel 2025 – aggiunge -, abbiamo messo in campo delle progettualità volte a contrastare il dissesto idrogeologico, preservare il patrimonio boschivo e l’innovazione del sostegno alle imprese condotte da giovani Under 35. Un pacchetto di misure che, insieme al Piano triennale dei piccoli Comuni e alle risorse stanziate per la Sicurezza e la Polizia locale, può incidere su questi territori aiutando le comunità locali che soffrono una cronica carenza di risorse”.
“Ai sindaci della Provincia di Rieti e di Viterbo ho assicurato il massimo ascolto e disponibilità per affrontare insieme le sfide della montagna del Lazio. I fondi Fosmit del 2025 saranno impiegati, oltre alla prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico, anche alla manutenzione della viabilità e a progetti volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica attraverso l’emanazione di un apposito Avviso pubblico – ha continuato Regimenti – Dobbiamo rispetto e considerazione a chi vive nei borghi di montagna: perché se oggi questo ecosistema è controllato, preservato e valorizzato è soprattutto grazie a chi decide di restare e di convivere con le difficoltà proprie di questi territori. Investire nella tutela e nella valorizzazione dei territori montani significa garantire un futuro sostenibile e prospero per le comunità che vi abitano, preservando al contempo un patrimonio naturale e culturale di inestimabile”. (



