Bonifico di 45mila euro intercettato e dirottato su un conto estero, 63enne finisce sotto processo
VETRALLA – Un 63enne è finito sotto processo, davanti al collegio dei giudici del tribunale di Viterbo per riciclaggio per un bonifico da 45mila euro intercettato, spacchettato e dirottato su conti esteri. L’uomo è stato identificato dai carabinieri come il destinatario illecito della somma, inizialmente destinata a un conto aziendale. La vicenda risale a fine 2020 ma è venuta a galla solo mesi dopo, quando l’imprenditore vittima del raggiro, titolare insieme ai fratelli di un’attività della provincia di Venezia che vende mobili ed elettrodomestici, si è accorto dell’ammanco durante la chiusura del bilancio annuale.
Avevano due conti correnti, ha spiegato ai giudici, uno dei quali lo usato solo per il fido. Non usandolo spesso, lo teniamo sotto controllo saltuariamente. Il 18 novembre 2020 abbiamo disposto un bonifico da 45mila euro che però sul conto destinatario non è mai arrivato. Se ne sono accorti solo più tardi. La segretaria ricordava di averlo eseguito e anche la ricevuta cartacea della disposizione lo ha dimostrato.
Da lì la scoperta. Sul documento compariva il nome del beneficiario, sconosciuto agli imprenditori ma corrispondente a quello dell’imputato. Il 23 aprile 2021 la denuncia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri – continua i soldi sarebbero stati successivamente frammentati e inviati su conti esteri. Secondo gli investigatori si sarebbe inserito nella transazione già avviata, riuscendo a sostituire l’Iban originario con quello del conto a lui riconducibile. Secondo quanto emerso dalle indagini, non si tratterebbe nemmeno di un caso isolato: infatti sarebbe stato coinvolto in episodi analoghi. Si tornerà in aula l’11 novembre, quando è prevista anche la sentenza.



