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I dazi di Trump preoccupano le aziende viterbesi che esportano in Usa, l’export della Tuscia 2023 e 2024 è uno dei più bassi in assoluto

VITERBO – L’Ufficio studi della Cgia di Mestre comunica che nel caso i dazi imposti dall’amministrazione Trump dovessero rimanere gli stessi di oggi costerebbero all’Italia 3,5 miliardi di euro circa di mancate esportazioni. Se, invece, le tariffe doganali dovessero essere innalzate al 20 per cento, il danno economico ammonterebbe fino a 12 miliardi di euro. Sono stime che sono state riprese dalle elaborazioni fatte qualche mese fa dall’Ocse. Importi che non includevano l’impatto economico di eventuali tariffe che potrebbero essere applicate su singoli prodotti merceologici.

Nel Lazio, sempre secondo l’associazione, sono a rischio prodotti come medicinali, aeromobili e autoveicoli, inoltre se ci si sofferma sulla provincia di Viterbo si scopre un dato molto interessante. L’export della Tuscia negli Usa tra il 2023 e 2024 è uno dei più bassi in assoluto, tanto che nel corso dei dodici mesi in questione si è passati da 21 a 17 milioni di euro. Questo fa del Viterbese la 98esima provincia tra le 107 esaminate.

Il paese a stelle e strisce rappresenta il secondo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, con un valore annuale che nel 2024 ha toccato i 64,7 miliardi di euro, pari al 9 per cento circa dell’intero export nazionale. In particolare, le categorie merceologiche maggiormente esportate negli Usa includono i prodotti chimici/farmaceutici, gli autoveicoli, le navi/imbarcazioni e le macchine di impiego generale. Tali voci incidono per oltre il 40 per cento delle vendite totali nel mercato statunitense.

Il numero degli operatori commerciali italiani attivi negli Stati Uniti è relativamente contenuto, ammontando a poco meno di 44mila unità. A questo dato si devono aggiungere le imprese dell’indotto non contabilizzate nelle statistiche Istat. L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export per regione, parametro che pesa il valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici sul totale regionale delle vendite all’estero. Laddove l’indice di diversificazione è meno elevato, tanto più l’export regionale è differenziato, risultando così meno sensibile a eventuali sconvolgimenti nel commercio internazionale.