Si torna sui banchi nella Tuscia, oltre 35mila gli studenti che torneranno a scuola nell’anno scolastico 2025-26
VITERBO – Si torna sui banchi nella Tuscia. Sono 35mila 872 gli studenti della Tuscia tornati sui banchi tra mercoledì 10 e lunedì 15 settembre, in base alle scelte di autonomia degli istituti scolastici che hanno potuto anticipare o posticipare l’avvio rispetto al calendario regionale.
Nel dettaglio: 4mila 821 bambini alla scuola dell’infanzia, 10mila 296 alla primaria, 7mila 199 alla secondaria di primo grado e 13mila 556 alle superiori.
I primi a iniziare, il 10 settembre, sono stati gli alunni di Canino e Nepi e quelli degli istituti superiori di Civita Castellana (“Midossi”) e del “Cardarelli” di Tarquinia. L’11 settembre è toccato alle scuole di Bassano Romano, Capranica, Montalto di Castro, Sutri, Tarquinia, al “Meucci” di Ronciglione e al “Da Vinci” di Viterbo. La stragrande maggioranza ha invece fatto ritorno oggi, lunedì 15 settembre.
Nel tradizionale messaggio di inizio anno, il presidente della Provincia Alessandro Romoli ha augurato buon lavoro agli studenti: “La scuola non è soltanto il luogo in cui si studia. È anche comunità, confronto, crescita personale. Vi invito ad affrontare questi mesi con entusiasmo, responsabilità e fiducia, certi che ogni giorno vissuto in classe è un passo avanti verso il vostro futuro. Un pensiero speciale va agli studenti delle scuole superiori. Abbiamo investito e continueremo a investire per migliorare gli edifici, renderli sicuri e accoglienti. Ma le scuole sono soprattutto un patrimonio vostro e delle vostre famiglie. Custodirle e rispettarle significa prendersi cura di ciò che appartiene all’intera comunità”.
La presenza di studenti stranieri è sempre più significativa e capace di bilanciare la contrazione demografica. Secondo il Dossier statistico immigrazione 2025 dell’Idos, nell’anno scolastico 2023/2024 nel Lazio gli iscritti con cittadinanza non italiana erano circa 85mila su un totale di 769mila studenti (pari all’11%).
A Viterbo la percentuale è molto simile: 11,7%. La distribuzione nelle altre province laziali: Roma 11,8%, Rieti 10,7%, Latina 9,8%, Frosinone 5,4%.



