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Si drogava in casa e trattava i figli come schiavi. Arrestata donna

CIVITA CASTELLANA – Si droga in casa e tratta le figlie come serve, madre di Civita Castellana a processo davanti al collegio per maltrattamenti aggravati in famiglia. La situazione sarebbe precipitata tra il 2022 e il 2023, quando il compagno ha deciso dopo venti anni di interrompere la convivenza e disintossicarsi mentre la ex non aveva voluto saperne. “Comandava le figlie, senza tener conto della loro età e delle loro esigenze A un certo punto io sono andato a lavorare fuori regione per allontanarmi dagli stupefacenti mentre lei gestiva il bar. La domenica mattina mandava le figlie ad aprirlo e le più grandi il sabato sera dovevano fare da baby sitter alle piccole perché lei usciva. A fine 2022 sono tornato, capendo che senza di me la situazione era peggiorata, ma a febbraio 2023 sono andato via con tre delle figlie perché la situazione era insostenibile. La più grande si è trasferita anche lei con noi dopo un mese e mezzo e l’ho denunciata “, ha riferito l’ex, che nel frattempo su è rivolto al Serd ed è entrato in comunità”.

“L’ho denunciata ai carabinieri a maggio del 2023, dopo che la maggiore delle nostre quattro figlie, due adolescenti e due minori di dieci anni, mi ha raccontato del continuo via vai di tossicodipendenti in casa, della madre che si drogava e confezionava dosi da spacciare”.

Tra i testimoni l’allora fidanzato della ragazza, che ha chiesto aiuto a Telefono Azzurro, facendo scattare l’intervento dei servizi sociali e del tribunale dei minori.

“Nel 2021, quando vivevamo ancora insieme, c’era stato un richiamo per le troppe assenze a scuola. Allora, siccome io uscivo alle 4 per aprire il bar, ho cominciato a chiuderlo alle 7 per tornare a casa, preparare le figlie e portarle a scuola. Lei invece dormiva. In casa faceva fare tutto alle figlie, dalle pulizie alla preparazione dei pasti”.

L’imputata da luglio è detenuta nel carcere di Civitavecchia, in seguito a un aggravamento della misura per aver violato i domiciliari. Le figlie hanno un tutore e sono state affidate al sindaco di Civita Castellana.

Si capisce la delicatezza del processo, per cui il collegio presieduto dal giudice Francesco Oddi ha fissato un’udienza a breve, disponendo che il verbale di ieri venga inviato al difensore che era assente anche le due volte precedenti e la traduzione dell’imputata dal carcere.

Il pm Michele Adragna dovrà invece fornire chiarimenti sullo stato della responsabilità genitoriale, che sarebbe stata sospesa a entrambi, nonché sugli interventi di assistenti sociali e tribunale per i minori e sul consumo e spaccio davanti a minori, che al momento sembrerebbe ricompreso nel reato di maltrattamenti aggravati.