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Olimpiadi della Salute, in gara contro la plastica. Da Capodimente la campagna di prevenzione della Asl di Viterbo

Ieri, presso la scuola primaria statale Umberto Pannucci di Capodimonte è partita ufficialmente la campagna “Olimpiadi della salute, in gara contro la plastica”: iniziativa destinata ai cittadini, agli studenti e ai professionisti sanitari, promossa dalla Asl di Viterbo, nell’ambito del progetto di promozione della salute e di prevenzione dei danni determinati dalla plastica su persone, animali, piante e ambiente.

Ad incontrare i ragazzi, l’azienda sanitaria ha schierato la squadra dei professionisti della salute del dipartimento di Prevenzione impegnati nel progetto, parte integrante del programma “Ambiente, clima e salute” del Piano aziendale della prevenzione: Annarita Castrucci, Marcello De Rossi, Federica Mascagna, Claudio Celestini, Giordano Morelli, con la collaborazione di Emanuela Mancini e di Maristella Vicenti. All’incontro, oltre ai docenti della scuola primaria, hanno partecipato anche il direttore del dipartimento di Prevenzione, Nicola Ferrarini, il sindaco di Capodimonte, Mario Fanelli, i rappresentanti della Polizia locale e della Protezione Civile.

Nel corso della mattinata, i ragazzi hanno partecipato con grande attenzione e coinvolgimento alle attività proposte: prima la raccolta di macro e microplastiche sulla spiaggia di Capodimonte e, poi, l’osservazione e la classificazione al microscopio del materiale raccolto. A tutti gli studenti sono stati consegnati un attestato di partecipazione, una maglietta, uno zaino e una borraccia con il logo della campagna, realizzato dai team della prevenzione e della comunicazione dell’azienda sanitaria locale.

La salute delle persone, degli animali e delle piante – commenta la referente del progetto, Annarita Castrucci – è fortemente condizionata dalla salute dell’ambiente. Il costante aumento delle malattie cronico-degenerative e il diffondersi di malattie infettive confermano, infatti, la strettissima correlazione tra salute umana e le alterazioni ambientali provocate dalle attività dell’uomo e rafforzano il concetto di sindemia che considera, come determinanti di salute, le interazioni biologiche, ambientali, sociali ed economiche della popolazione e le politiche sanitarie che la coinvolgono, e quello di salute planetaria”.

Tali approcci richiedono necessariamente prospettive interdisciplinari, dove ciascuna disciplina si integra con le altre per affrontare la complessità dei sistemi sui quali si deve intervenire. La plastica ha rivoluzionato la nostra vita e rappresenta una quota consistente dei rifiuti prodotti, spesso abbandonati. “Oltre a causare inquinamento ambientale (mare, suolo e aria) – conclude il commissario straordinario della Asl di Viterbo Egisto Bianconi -, i frammenti più piccoli, definiti microplastiche e nanoplastiche, penetrano nell’organismo degli animali e delle persone, soprattutto con gli alimenti che consumiamo, con l’acqua e le bevande in bottiglia di plastica, per contatto con tessuti sintetici, con giocattoli in plastica, con cosmetici, determinando danni alla salute. Il nostro progetto si propone, tra l’altro, di sensibilizzare e di educare gli studenti della scuola primarie e secondarie sulla tematica dell’inquinamento da plastica, attraverso attività ludico-ricreative all’aperto, con l’obiettivo di promuovere comportamenti responsabili e consapevoli”.