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A Piazza del Comune, scoperti reperti archeologici, tombe di epoca longobarda. Attesa delle valutazioni della Soprintendenza

VITERBO – È ancora avvolta nel mistero la scoperta fatta nel cantiere di piazza del Comune durante i lavori per la nuova pavimentazione. Nel sottosuolo, infatti, sono stati rinvenuti due reperti di potenziale interesse archeologico. Secondo indiscrezioni, gli operai avrebbero trovato due tombe di probabili origini longobarde. Ma per l’assessore Stefano Floris si tratta di semplici murature. Nel corso dei lavori, però, gli operai sono incappati in quella che, stando a Stefano Floris, assessore ai lavori pubblici della giunta Frontini, sarebbe una fognatura risalente a fine ‘800, massimo primi del ‘900. Secondo gli archeologi della Soprintendenza si tratterebbe di cunicoli. Ieri, poi, il colpo di scena: sotto terra, nel corso delle indagini, sono stati scoperti elementi che potrebbero essere collegati alla “pista” di cui si parla da giorni: quella dell’esistenza di un cimitero.

Secondo indiscrezioni non ufficiali, gli archeologi si sarebbero imbattuti in due tombe, con annessi scheletri umani molto deteriorati. Sembrerebbe che le presunte sepolture siano prive di arredi di valore. Se le voci, trapelate proprio dal cantiere oggetto dei lavori, venissero confermate, si porrebbe inevitabilmente il problema di dover fermare per consentire ulteriori approfondimenti e il recupero di quanto scoperto.

Per il momento la Soprintendenza non ha voluto commentare le indiscrezioni. Tuttavia, i possibili ritrovamenti archeologici non sarebbero clamorosi. Già nel 1983 gli esperti discutevano della possibilità di ritrovare un cimitero sotto piazza del Comune. Le testimonianze storiche, infatti, raccontano come l’area limitrofa alla chiesa di Sant’Angelo in Spatha fosse utilizzata proprio come luogo di sepoltura in epoca longobarda, quando Viterbo aveva un aspetto completamente diverso rispetto a quello odierno. Finora non era mai riemerso alcun cimitero, ma le precedenti amministrazioni comunali, anche ascoltando le ipotesi avanzate dagli archeologici e dagli storici nel 1983 e nel corso degli anni successivi, non avevano mai dato mandato di scavare in piazza del Comune.

La Soprintendenza, che sta seguendo da vicino i lavori da quando sono stati scoperti i primi cunicoli, oltre una settimana fa, nelle prossime ore potrebbe diramare un comunicato stampa per chiarire l’origine dei reperti rinvenuti ieri. Sicuramente gli archeologi del Mic arriveranno sul posto venerdì, giorno in cui potrebbero arrivare i primi riscontri ufficiali. L’assessore Floris ha escluso che quanto ritrovato sia riconducibile a delle tombe: “Si tratta di murature, da capire solo le origini”. Nessun accenno ai presunti scheletri.

Se però davvero dovessero essere tombe quelle riemerse dal sottosuolo, il cantiere dovrà fermarsi per molto. Ciò inciderebbe negativamente sulle attività commerciali del luogo, con i commercianti e gli esercenti che da giorni sono molto preoccupati. E metterebbe a rischio addirittura il 3 settembre visto che, nell’ipotesi più nera, ci si ritroverebbe con transenne o recinzioni in mezzo al tragitto del trasporto. Nelle prossime ore arriveranno le prime conferme.