* PRIMO PIANOambiente

Una discarica di inerti, dopo quella di Norchia, prevista anche a Civita Castellana. Sorgerà in una ex cava di tufo

CIVITA CASTELLANA – Il progetto di una discarica di materiali inerti sarà realizzata a Civita Castellana, il progetto è in Regione da quasi due anni, prevede l’utilizzo di una cava di tufo abbandonata. La nuova discarica, che è attualmente in attesa di una valutazione di impatto ambientale (Via) da parte della Regione Lazio, è stato presentato nel novembre 2022 dalla società Ecocivita srl, con sede a Roma, rappresenta il secondo sito di questo tipo nella Tuscia, dopo la proposta per una discarica simile nella località di Norchia.

La discarica potrebbe sorgere in località San Silvestro, dove è presente un vuoto di cava generato dalle attività estrattive di blocchetti di tufo, interrotte ormai dagli anni ’90. La situazione attuale ha portato la società proponente a considerare una soluzione che permetterebbe di recuperare e riconvertire l’area, rimanendo sostenibile dal punto di vista economico. Come spiegato nel progetto presentato alla Regione, “il problema del suo riempimento, finalizzato a una ricomposizione morfologica del territorio e alla ricomposizione nel contesto agricolo locale, porta alla necessità di reperire notevoli volumi di materiali e quindi, nell’attuale congiuntura economica, la possibilità di convertirli in discariche di inerti, compatibilmente con le caratteristiche geomorfologiche locali, risulta forse l’unica percorribile.

Un impianto di recupero di rifiuti inerti, speciali non pericolosi, che tramite frantumazione produrrà materiali riutilizzabili per il recupero morfologico del vuoto di cava con un volume geometrico “lordo” di circa 420mila metri cubi, dove saranno gestiti i materiali inerti derivanti dai processi di scavo e demolizione. Nella fase operativa è prevista anche la realizzazione di un piazzale attrezzato e impermeabilizzato per le operazioni di recupero e deposito.

Il piano include diverse misure di sicurezza per la gestione dei materiali. Tra queste, la predisposizione di un piazzale impermeabilizzato di circa 5mila metri quadrati per le operazioni di recupero e di un’area di deposito preliminare. Inoltre, in fase di gestione post-operativa, “si provvederà alla rimozione di tutti i detrattori ambientali, eccetto quelli minimi necessari per il mantenimento delle condizioni di sicurezza gestionali”.

Particolare attenzione è stata posta anche alla gestione delle acque e del percolato. Nonostante le coperture previste, una piccola quantità di acqua potrebbe infiltrarsi nei rifiuti, generando percolato. A questo proposito, il progetto specifica che “il percolato prodotto nella discarica, raccolto dai pozzi in progetto, verrà convogliato alla cisterna di raccolta posizionata in prossimità del piazzale di servizio e quindi prelevato con autocisterna e avviato a un impianto di trattamento debitamente autorizzato”.

FOTO DI REPERTORIO