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La Conferenza dei sindaci di Viterbo ascolta gli operatori e mappano la situazione sanitaria della provincia

La Conferenza dei sindaci per la Sanità della provincia di Viterbo si è riunita lo scorso lunedì ed ha approvato all’unanimità la relazione sui risultati dei sopralluoghi effettuati nelle strutture sanitarie della provincia da parte del Comitato ristretto guidato dalla sindaca Chiara Frontini.  Molti e importanti i temi al centro del lavoro svolto dal Comitato ristretto: condizioni degli ospedali, piante organiche, tempi di attuazione dei progetti Pnrr, priorità di investimento sui presidi sanitari.

Nelle scorse settimane, il Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci ha passato in rassegna i presidi sanitari della Tuscia, effettuando incontri con gli operatori ed il personale degli ospedali di Montefiascone, Acquapendente, Bolsena, Bagnoregio, Civita Castellana, Ronciglione, Vetralla, Tarquinia, Tuscania, Belcolle, Orte e Soriano.

 Un lavoro di monitoraggio ed ascolto degli operatori che ora è stato analizzato e fatto proprio da tutti i primi cittadini della Conferenza dei sindaci. Si tratta di una mappatura completa delle varie situazioni che si registrano sul territorio con l’obiettivo di fornire all’azienda le priorità di investimento richieste dai rappresentanti del territorio.

Non operazioni di facciata, quindi, ma richieste di risposte concrete e proposte di soluzioni indirizzate ad ASL e Regione su numerosi aspetti, dal reparto di Ematologia non più previsto presso l’ottavo piano del nuovo blocco A3 di Belcolle, da oggi Ospedale S. Rosa, agli investimenti previsti per il presidio di Acquapendente, così come per la casa della salute di Vetralla e la struttura di Petignano a Orte, ferma da anni. Alla Asl sono stati anche chiesti i dati sulla mobilità che serviranno a capire meglio anche i flussi di utenza, in entrata e in uscita, rispetto alle altre provincie e regioni.

L’assemblea ha inoltre dato mandato al Comitato di proseguire nell’attività di approfondimento concentrandosi sul sistema dell’emergenza, attivando un confronto con Ares 118 e gli altri operatori attivi, e nell’attività di sopralluogo, in particolare presso i cantieri del  presidio di Belcolle che non è stato possibile visionare nel corso della seduta del 18 novembre scorso.