* PRIMO PIANOambienteCronaca

Blitz ambientalista ad Acquapendente, liberati gli agnelli da azienda zootecnica

Con un blitz ad un’azienda agricola di Acquapendente, un gruppo di ambientalisti animalisti ha liberato una ventina di agnelli destinati alla macellazione per Pasqua.

Il presidente della commissione Agricoltura della Regione Lazio, Giulio Zelli di Fratelli d’Italia, afferma: “È un’azione deprecabile, un gesto da condannare con fermezza. Esprimo la mia piena solidarietà alla Ilco e all’imprenditore Piero Camilli. Apprendo dalla stampa – prosegue Zelli – che Camilli, avrebbe sporto denuncia per il furto di 21 agnelli a seguito del blitz. Ritengo che un fatto del genere, se confermato, sarebbe gravissimo.

Azioni scellerate come quella di Acquapendente non c’entrano nulla con la causa animalista e rientrano nella delinquenza. Difatti le forze dell’ordine, che ringrazio per il pronto intervento, hanno denunciato i militanti del collettivo 269 Libération Animale per occupazione, resistenza e ipotesi di furto, emettendo il foglio di via da tutta la provincia per periodi variabili da 3 a 5 anni a causa dei precedenti pendenti su alcuni di loro”.

“Occorre rispetto per le imprese e i lavoratori che operano nel settore della commercializzazione di carne – prosegue Zelli di Fd’I -. Ilco rappresenta un’eccellenza viterbese e italiana, essendo tra le principali aziende specializzate in Europa, ed è promotrice di un sistema di produzione sostenibile che ridistribuisce ricchezza su tutto il territorio, dando lavoro a migliaia di persone e famiglie.

La Regione Lazio – conclude il presidente – è impegnata attivamente nel contrastare fenomeni d’illegalità nei siti di allevamento e macellazione, una battaglia seria che l’amministrazione Rocca, grazie all’impegno dell’assessorato all’Agricoltura guidato da Giancarlo Righini, sta portando avanti finanziando interventi che consentano alle aziende di migliorare il benessere animale. Ricordo, a tal proposito, che la Regione ha destinato 14 milioni di euro per il bando “Benessere animale”, con il quale le imprese si impegnano ad utilizzare pratiche allevatoriali più sostenibili e più aderenti alle esigenze naturali delle specie allevate”.