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Giro di appalti finti per evadere l’iva: tre imprenditori ai domiciliari e sette milioni di euro sequestrati

VITERBO – Le indagini serrate della guardia di finanza di Viterbo hanno portato alla scoperta del sistema che ruotava attorno a diverse società del settore della grande distribuzione.

Una famiglia, tramite le proprie società nel settore della grande distribuzione, attraverso contratti fittizi, evadeva l’iva. La scoperta del nucleo di polizia economico finanziaria di Viterbo, coordinato dalla procura di Roma, che tramite le indagini hanno fatto luce sul sistema fraudolento, portando all’arresto di tre imprenditori e al sequestro di oltre 7 milioni di euro.

I militari della Guardia di finanza di Viterbo hanno osservato un sistema fraudolento attuato nel settore della grande distribuzione, riconducibile ad un nucleo familiare, che gestiva numerose società operative, logistiche e immobiliari le quali, attraverso l’utilizzo di finti contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, emettevano ed utilizzavano fatture per operazioni inesistenti, omettendo il versamento dell’iva, delle ritenute fiscali, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale.

La magistratura ha ordinato 5 misure cautelari, eseguite nei confronti di 3 imprenditori finiti agli arresti domiciliari e di 2 professionisti interdetti dalla professione per la durata di un anno, nonché al sequestro complessivo di oltre 7 milioni di euro nei confronti di 21 soggetti economici e 22 persone fisiche, al sequestro di 13 compendi aziendali tra società immobiliari e supermercati operanti in Roma. Le aziende sono state affidate ad un amministratore giudiziario per garantire la continuità aziendale. Sequestrati 36 immobili e quote societarie, beni di lusso, tra cui 17 orologi e un’autovettura.

“In questo caso con l’evasione fiscale e contributiva – scrivono le fiamme gialle – si attua, di fatto, una concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori che, secondo legge, versando tali oneri, hanno più costi nella loro economia aziendale. Di contro, non rispettando le regole, si è nella condizione di offrire alla clientela prezzi inferiori ma non frutto della migliore organizzazione bensì dell’illecito meccanismo”.