Viterbo e provincia non temono il sovraffollamento turistico
VITERBO – Sovraffollamento a Viterbo? Nessun problema per il capoluogo della Tuscia. Secondo lo studio effettuato dall’istituto Demoskopika, la provincia di Viterbo non soffre particolarmente del sovraffollamento turistico. Nella classifica generale della ricerca di Demoskopika sul podio, in tutta Italia, Rimini, Venezia e Bolzano.
Da diverso tempo si sente parlare di “overtourism”, ovvero la situazione in cui una località turistica riceve un numero maggiore di visitatori rispetto alla propria capacità di sostenere tale presenza. Un problema che tocca tantissime mete estive e invernali della Penisola, ma che non preoccupa la Tuscia.
La provincia di Viterbo infatti è una delle meno colpite da questo fenomeno, così rivela lo studio dell’istituto Demoskopika del 16 luglio 2025. L’analisi valuta complessivamente il sovraffollamento turistico secondo alcuni fattori ancora in fase di sperimentazione: densità turistica (Dt), intensità turistica (It), utilizzazione lorda (Iul), densità ricettiva (Dr) e quota di rifiuti urbani attribuibili al turismo (Qrut).
Secondo lo studio, la provincia viterbese ha un indice generale di sovraffollamento “molto basso” e rientra tra le aree con impatti limitati su infrastrutture e residenti. La sua intensità turistica (presenze turistiche/popolazione residente), infatti, arriva a un valore di 96,5. Nulla in confronto ad altre province italiane, come quella di Bolzano che arriva al picco di 157,6. Esclusa Roma, anche le altre province laziali oscillano tra un numero che va da 90 a 95 (Frosinone 94,4, Latina 95,2 e Rieti 92,9).
Per chilometro quadrato, i turisti nella Tuscia sono 332,22. Pochi se vengono confrontati ai 861,50 di Latina e gli 8804,37 di Roma. Frosinone supera di poco Viterbo con 378,75 turisti per kmq. Ultima la provincia reatina con 57,68 visitatori per chilometro quadrato. Posti letto disponibili
Un altro interessante dato ce lo offre il fattore dell’utilizzazione lorda, ovvero quello che ci mostra la percentuale di utilizzo effettivo dei posti letto disponibili e la conseguente pressione del turismo sulle strutture della città. La provincia di Viterbo ha una percentuale di utilizzo pari al 7,3%, complessivamente tra le più basse di tutta Italia insieme alla provincia di Latina e Rieti. Frosinone, invece, è la seconda nel Lazio (dopo Roma) con il 14,2% di posti letto utilizzati.
Quindi, quanti sono i posti letto disponibili per chilometro quadrato nella provincia di Viterbo? La risposta è data dalla densità ricettiva, ovvero dal numero di posti confrontati all’estensione territoriale. Nella Tuscia i posti letto per Kmq sono 12,4. Un valore tra i più bassi rispetto a tutto il centro Italia (Siena 18,2, Perugia 11,8, Latina 24,4, Roma 70,9).
L’analisi dei dati continua poi con la valutazione del Qrut, ovvero la quota di rifiuti urbani attribuibili al turismo. Questo indicatore, definito da Ispra, rivela il contributo dei turisti alla produzione di rifiuti urbani, evidenziando quanto i rifiuti prodotti pro capite risentano del movimento turistico.
La quota pro capite di rifiuti, espressa in chilogrammi, nella provincia di Viterbo è di 4,3. Anche questo un valore basso, in linea con gli altri dati analizzati. Grosseto e Siena, invece, toccano picchi di 43,8 kg e 31,5 kg.


