Viterbo, furto di energia: coppia in manette. Ma spunta anche la droga
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto una coppia di conviventi ritenuti al momento responsabili di produzione di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica. Durante dei controlli di routine della donna, una trentottenne pluripregiudicata per altri reati attualmente agli arresti domiciliari in un appartamento città, i militari si sono accorti che lei ed il convivente, anch’egli pregiudicato, si erano allacciati abusivamente alla rete elettrica, mediante un cavo volante che di fatto bypassava il contatore dell’abitazione.
Non solo, nell’approfondire il controllo, i militari intervenuti si sono accorti che un vano dell’immobile era stato adibito a piccola serra artigianale di marijuana, con 16 piante in vaso già di quasi un metro di altezza per un peso complessivo di due chili e mezzo e che quindi il consumo superiore di corrente elettrica rispetto ad una normale abitazione serviva infatti ad alimentare tutto il piccolo complesso della serra, comprensivo di lampade alogene ed aspiratori per gli odori intensi delle piante. Inoltre, durante la perquisizione è stato rinvenuto anche materiale idoneo al confezionamento delle dosi dello stupefacenti. Alla fine del controllo la coppia è stata quindi tratta in arresto, convalidato ieri a seguito della direttissima svolta presso il Palazzo di Giustizia.