Dalla tragedia in Emilia Romagna al Covid-19. Vaia, (Spallanzani) a tutto campo, ‘anticipare e prevenire’
Necessaria una visione ‘One health’, servono interventi globaliQuanto sta accadendo in Emilia Romagna di deve far “capire che bisogna anticipare. Il mondo va visto in una visione ‘One health’, tutto insieme. Servono interventi globali. C’è bisogno di interdisciplinarietà”. Lo ha detto il direttore generale dell’INMI Spallanzani, Francesco Vaia, a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. “Dobbiamo guardare al mondo animale, al clima, alla salute, tutto insieme. Mi rivolgo al governo: cerchiamo di essere interconnessi e interdisciplinari, facciamo un tavolo a Palazzo Chigi”, ha aggiunto Vaia. Parlando poi dell’emergenza Covid che, fortunatamente, sembra alle spalle, Vaia ha affermato che il vaccino è stato determinante. “Il vaccino è stato uno strumento strategico fondamentale” per sconfiggere la pandemia, ha detto. Chi deve vaccinarsi in autunno contro il Covid? “I fragili, gli anziani a partire dagli over 60, le persone immunodeficitarie. Ma bisogna vaccinarsi in maniera facoltativa e mai obbligatoria. Pertanto bisogna comunicare bene e spiegare bene: il vaccino serve non per farti avere la certezza di non contrarre la malattia ma per evitare la malattia grave e la possibilità di morte”, ha ribadito il direttore dello Spallanzani. “La pandemia ci ha lasciato tanti insegnamenti. Tra questi la necessità di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale inserendo più medici, infermieri, tecnici e personale socio-sanitario e pagandogli meglio, valorizzando cioè il patrimonio umano. Ma – senza voler apparire blasfemo – ci lascia anche un undicesimo comandamento: prendersi cura di sé. La prima cosa da fare è la prevenzione, gli stili di vita salutari”, ha concluso Vaia.