È morto Silvio Berlusconi, se ne va un pezzo d’Italia
Silvio Berlusconi è morto alle 9.30 di oggi all’ospedale San Raffaele di Milano. Ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo, i suoi valori non sono migliorati ed è aumentata la preoccupazione sullo stato di salute del leader di Forza Italia. Questa mattina sono arrivati a stretto giro nel nosocomio milanese Paolo Berlusconi e poco dopo a bordo di auto diverse i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi. La situazione sarebbe precipitata nelle ultime ore. Tanti gli attestati di stima arrivati nelle ultime ore soprattutto da parte degli ex Dc partito che Forza Italia, in modo diverso, ha in gran parte sostituito. “Uno straordinario esempio di come la tenacia, la passione e la determinazione possano far raggiungere traguardi impensabili. Berlusconi e’ stato un visionario nella sua vita imprenditoriale ed e’ stato un autentico statista nella sua vita politica. Un combattente che non ha mai gettato la spugna anche dinanzi a situazioni che avrebbero indotto molti ad abbandonare la politica”, ha detto il segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa. “Ci mancherà ma porteremo con noi tutto ciò che ha donato al Paese con la sua esperienza, competenza e ottimismo. A nome di tutta l‘Udc esprimo le condoglianze più sentite alla sua famiglia ed alla sua comunità politica”, ha aggiunto. “Con la scomparsa del presidente Berlusconi se ne va un’epoca della storia italiana e delle nostre vite”, ha scritto su Instagram Pier Ferdinando Casini. “Nella mia mente – riprende l’ex presidente della Camera – si affollano un’infinità di ricordi: alcuni belli ed anche divertenti che hanno segnato la nostra amicizia, altri più amari, com’è inevitabile nelle cose di questo mondo. Silvio è stato un grande della vita italiana e penso che, a questo punto, dovrebbero riconoscerlo anche i suoi oppositori: il che non significa condivisione, ma rispetto”. “Ho negli occhi l’ultima passeggiata che feci con lui nel parco della sua villa ad Arcore, dopo la riconferma del Presidente Mattarella: addio Silvio, tu sai che, nonostante i nostri contrasti, ti ho voluto bene!”, ha concluso Casini. Dolci anche le parole del suo storico legale, l’avvocato Franco Coppi. “Ogni personaggio ha le sue luci e le sue ombre. Certamente non gli si può non riconoscere un bel grado di genialità perché cose positive, innanzitutto per quel che riguarda le sue imprese, le ha fatte”, ha detto l’avvocato Coppi, ai giornalisti presenti a piazzale Clodio, al tribunale di Roma. “Poi trovatemi una persona alla quale non si possa rimproverare questo o quello – ha aggiunto il penalista raggiunto fuori dall’aula -. Certamente l’uomo, tenendo conto anche da dove è partito, è un personaggio che i suoi talenti li aveva e li ha saputi spendere bene”.