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Avevano truffato due professori, due 35enni condannati a tre anni e tre mesi di carcere

VITERBO – Avevano truffato una coppia di professori in pensione, per loro una condanna esemplare a tre anni e tre mesi di carcere a due ai criminali campani in trasferta giornaliera nel vicino Lazio con auto a noleggio per “rapinare” anziani e fare subito rientro alla base.

I due sono stati condannati ieri a tre anni e tre mesi di reclusione i due truffatori privi di scrupoli che nel febbraio dell’anno scorso sono riusciti a farsi consegnare 4900 euro in contanti e gioielli, spacciandosi per maresciallo dei carabinieri e avvocato, dicendo a una coppia di professori in pensione del capoluogo che il loro unico figlio, uno stimato professionista del capoluogo, si era messo nei guai facendo un incidente stradale.

L’accusa aveva chiesto due anni e mezzo di carcere, ma il giudice Giovanna Camillo, dopo avere sentito il difensore di parte civile Marco Russo, ha elevato la pena tre anni e tre mesi, disponendo una provvisionale di 10mila euro in vista di un più cospicuo risarcimento da quantificare in sede civile. In tribunale c’erano come sempre le vittime, mentre non si sono mai visti gli imputati.

I due 35enni napoletani in trasferta, che avevano provato ad ottenere la sospensione del processo con la messa alla prova inviando una lettera di scuse e un assegno di 500 euro alle vittime a titolo di risarcimento. “Senza mai presentarsi in tribunale per dimostrare davanti a vittime e magistrati il proprio pentimento, né adoperarsi per la restituzione dei gioielli o offrire in cambio il giusto risarcimento”.

“Hanno usato modalità agghiaccianti – ha detto al giudice – esercitando una incredibile pressione psicologica, usato toni incalzanti e petulanti. È evidente il contesto criminale, l’appartenenza a un gruppo criminale, dalle modalità senza scrupoli usate per ‘rapinare’ le parti offese, al noleggio delle vettura fatto da terzi, fino alla trasferta pianificata, con partenza dalla Campania alle 6.50 per Viterbo e rientro, quando però erano già tracciati grazie alla scatola nera della vettura a noleggio”.

Provvidenziali  telecamere che hanno ripreso i banditi mentre prendevano un caffè al bar di piazza del Teatro e poi in piazza delle Erbe mentre si dirigevano al Monte dei Paschi per fare l’ultimo prelievo da 250 euro.