Caso Buzziches-Fortini: indagini chiuse per minacce a corpo politico a carico della Prima cittadina e del marito. Chiesto dai PM il rito immediato per gli indagati
VITERBO – Caso Bruzziches, chiuse le indagini per minacce a corpo politico a carico della sindaca Chiara Frontini e del marito Fabio Cavini. La procura di Viterbo, tramite i pm Massimiliano Siddi e Chiara Capezzuto, ha chiesto il giudizio immediato per i due indagati. La richiesta, che è stata depositata ieri, a quanto si apprende, deve essere ancora affidata al giudice per le indagini preliminari che dovrà occuparsene. La Prima cittadina in merito alla chiusura delle indagini che la vede coinvolta con il marito, ha commentato: “Chiederemo di essere ascoltati per chiarire tante cose”.
A fare scattare le indagini la denuncia dell’ex consigliere di maggioranza Marco Bruzziches, oggi all’opposizione, dopo una cena il 26 settembre a cui erano presenti sia il consigliere che la sindaca che i rispettivi coniugi. Bruzziches ha consegnato in procura la registrazione della serata, con i pm Siddi e Capezzuto che hanno avviato l’inchiesta durante la quale sia Frontini che il marito Cavini hanno depositato memorie difensive.
Nei giorni scorsi la stessa Prima cittadina aveva espresso il suo pensiero sulla vicenda in una nota dichiarando: “Colloquio registrato ad arte e stravolto il senso per seguire un chiaro disegno politico. Durante la cena ci siamo lasciati andare a battute, né io né mio marito abbiamo mai voluto minare la libera determinazione di Bruzziches”. La nota di Fortini iniziava con: “quando la lotta politica travalica ogni confine”, dopo le rivelazioni del consigliere Marco Bruzziches, ex consigliere di maggioranza, su una conversazione durante una cena a casa sua, alla presenza della stessa prima cittadina, il cui marito Fabio Cavini avrebbe affermato: “Se voglio fare male capisco chi del tuo stato di famiglia è più debole e lo vado a colpire. Io sono la sua anima nera, a volte devo fare delle cose anche molto brutte”. La prima cittadina e il consorte sono stati querelati da Bruzziches e dalla moglie Anna Maria Formini. “Chiaro disegno politico quello di Bruzziches”. “Pensavamo – afferma Frontini – di partecipare a una cena conviviale e invece l’invito, spostato all’ultimo minuto da un luogo pubblico alla casa privata, nascondeva una volontà premeditata di registrare conversazioni e stravolgerne il senso per seguire un chiaro disegno politico”.