Truffe agli anziani nel Viterbese, domiciliari per tre persone

Tre misure cautelari personali degli arresti domiciliari nei confronti di due donne – una 46enne e una 36enne – e un uomo di 40 anni, tutti della provincia di Napoli. A eseguire il provvedimento del gip di Viterbo – racconta l’AGI – sono stati i carabinieri: il reato che viene contestato, come spesso è avvenuto negli ultimi tempi, è quello delle truffe agli anziani. Le due donne sono state arrestate, mentre sull’uomo – che si è trasferito all’estero – graverà un mandato d’arresto europeo.    Le indagini sono cominciate lo scorso 20 dicembre, quando alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Montefiascone è arrivata la segnalazione di una truffa appena consumata ai danni di una 80enne nel Comune di Marta, sul lago di Bolsena. Una gazzella dei carabinieri di Capodimonte ha fermato una macchina a noleggio, con il contratto intestato a un terzo, con a bordo due persone (un uomo e una donna) che non hanno saputo spiegare il perché si trovassero in zona: una volta perquisiti, i militari li hanno trovati in possesso della refurtiva sottratta all’anziana e li hanno arrestati per truffa aggravata in concorso. Visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza e utilizzando riscontri tecnici e fotografici, gli investigatori hanno poi individuato tre campani, esecutori materiali di altri due ‘colpi’ a Marta e Capodimonte. Il primo avvenuto il 2 dicembre, quando una persona aveva contattato una 83enne fingendo di essere il nipote bisognoso di soldi per pagare una multa. Pochi minuti dopo una donna aveva suonato il campanello di casa e, presentandosi come dipendente dell’ufficio postale, si era fatta consegnare 18.000 euro e oggetti in oro. Nel secondo caso, a Capodimonte, il malfattore ha finto di essere un maresciallo dei carabinieri. Era il 6 dicembre quando una signora di 90 anni ha ricevuto una telefonata a casa. Dall’altra parte della cornetta il finto nipote si è accertato che fosse sola in casa, poi qualificandosi come maresciallo ha convinto l’anziana a consegnare soldi e preziosi per ripianare un debito contratto dal nipote. A ritirare 3.000 euro, orologi di valore e monili in oro ha poi provveduto una donna.