Tentativi di strangolamenti e aggressioni ad agenti della penitenziaria nel carcere di Viterbo, Sappe: “situazione insostenibile”

Si appesantisce il bollettino delle aggressioni agli agenti della polizia penitenziario di viterbo.

Ne danno notizia i sindacalisti dal Sappe e, in particolare, il segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Maurizio Somma.

Nella Casa circondariale di Viterbo, “negli ultimi dieci giorni si sono registrati cinque aggressioni: due poliziotte presso il Reparto di psichiatria di Belcolle dove è ricoverata una detenuta, che in diversi episodi si è dimostrata molto aggressiva nei confronti della tutela, un altro poliziotto aggredito presso il Reparto Giudiziario già sulle cronache locali aggredito con testata e pugni, una mercoledì scorso presso il Reparto di Medicina Protetta dove il poliziotto è stato aggredito da un detenuto li ricoverato con diversi pugni al volto.

L’ultima questa mattina presso il Reparto così detto protetti del carcere viterbese dove il poliziotto è stato aggredito con un tentativo di strangolamento da parte di un detenuto a cui gli era stata rifiutata una telefonata. Un bollettino vero e proprio di guerra, insostenibile, inaccettabile a cui sono sottoposti gli agenti di Viterbo.

“E’ del tutto evidente – prosegue Somma, – che anche questo è un chiaro sintomo del malessere che si vive nel carcere di Viterbo, un carcere allo sbando, e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un Istituto che evidentemente non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto.

Viterbo – conclude Somma – è un istituto abbandonato dagli organi superiori, come molti altri nel Lazio lasciato in balia degli eventi, senza prospettive, senza speranze, un carico troppo pesante per gli agenti che stanno pagando a caro presso l’indifferenza istituzionale”.