Mongolfiere e i contrasti forti, la pop-art di Emiliano Terenzi in esposizione a Civita Castellana

Interpreta la “Pop art” in chiave ecologista realizzando le sue opere con materiale di scarto, spesso rifiuti sottratti alle discariche.

Ha una fissazione incredibile, quasi maniacale per le lampadine esauste o comunque fulminate. La loro rotondità, meglio di qualsiasi altra cosa, possono diventare grazie al suo estro creativo, in spettacolari e coloratissime mongolfiere spinte in volo dalla fantasia di chi le guarda.

Oppure lampadine per auto che, invece di andare ad ingrossare la volumetria dei rifiuti in discarica, diventano simpatici robottini. Ma la sua vera forza artistica, è la pittura.

Emiliano Terenzi, civitonico di adozione, cassinate di origine, mescola l’azzurro intenso di un cielo con il grigio tetro del palazzo di una città creando un contrasto fortissimo e ammaliante.

E il contrasto caratterizza molte delle sue opere, come quello che trasuda dal quadro successivo, dove il corpo di un gruppo di  persone che indossano giacca e cravatta, hanno i volto di un leone, cane, gatto o altri animali.

E poi ci sono i volti delle persone comuni, ciascuno diverso dall’altro, che messi insieme come pixel ne fanno uno grandissimo. Ecco, così, Emiliano Terenzi affascina i suoi estimatori il cui numero è costantemente in crescita e che adesso, grazie al mecenatismo del centro commerciale Marcantoni di Civita Castellana, possono ammirare l’esposizione delle sue opere in uno spazio appositamente ricavato all’interno della struttura.

Cento metri quadri in cui l’artista della Pop Art “Cassino-Civitonico” espone i suoi “pezzi”, o almeno quelli che possono essere esposti. Terenzi, infatti, è l’autore di “danzando al lume di candele”, un gigantesco murale che ha realizzato a Vallerano, ispirandosi alla iniziativa che rende nota la cittadina e che si svolge proprio in questi giorni: “La notte delle candele”