Ncc, sentenza Tar su taxi e Ztl è pericolosa
“Anche se la normativa che riguarda l’Ncc è diversa e prevede esplicitamente che gli Ncc possano usufruire delle stesse facilitazioni concesse agli altri mezzi pubblici, siamo preoccupati della deriva ideologica che sta prendendo la questione ambientale. Sembra che ormai i sindaci possano fare qualsiasi cosa purché il fine dichiarato sia quello. Eppure il codice della strada prevede vadano coinvolti i ministeri dell’ambiente e dei trasporti”. Così Francesco Artusa, presidente di ‘Sistema Trasporti’, associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici. “Ma perché prendersi il disturbo quando basta una ordinanza? Bisognerebbe leggere anche il ricorso per vedere come sia stato motivato – dice Artusa – ma l’andazzo in Italia ormai è questo. Nessuna valutazione di impatto ambientale, nessuna procedura rispettata e per finire le multe però non riportano una violazione delle ordinanze ma del codice della strada che non ha mai subordinato l’accesso di taxi e Ncc nelle ztl alle classi di emissione. Il ministro Salvini ha annunciato un intervento per fermare lo stop agli euro 5 in Piemonte”. “Speriamo – prosegue – sia volto quantomeno a ristabilire uno stato di diritto in cui è il Parlamento a legiferare e non sta ai tribunali amministrativi decidere da quali leggi dispensare i sindaci. Se è vero che questa lobby nasce a Bruxelles col plauso dei costruttori di costosissime auto elettriche, è anche vero che il Governo ha il potere di far rispettare le norme nazionali come stanno facendo altri stati europei. È paradossale continuare a chiudere enormi territori ai penultimi modelli di auto, anche di servizio pubblico, mentre si è circondati di tangenziali e autostrade zeppe di Tir molto più vecchi e inquinanti. È altrettanto irragionevole che il Comune possa obbligare tutti i cittadini derogando se stesso e i suoi migliaia di veicoli, anch’essi più vecchi e inquinanti. Se facessero una valutazione d’impatto avremmo dati precisi a supporto. Ma perché prendersi il disturbo quando puoi fare l’ecologista pubblico a spese dei privati?”, conclude il presidente di ‘Sistema Trasporti’.