Acquapendente; truffano coppia di anziani, arrestati in flagranza due giovani che cercano di fuggire con 15mila euro in contanti

ACQUAPENDENTE – Personale della polizia della Squadra Mobile di Viterbo nel corso di un mirato servizio antitruffe, coglievano in flagranza di reato due giovani napoletani, di cui uno minorenne, i quali avevano appena truffato una coppia di anziani coniugi affetti da patologie fisiche, sottraendo loro 15mila euro. Verso l’ora di pranzo, gli agenti hanno notato un’auto sospetta transitare in un tratto isolato di una frazione di Acquapendente. Per tale ragione, gli agenti hanno proceduto a fermare il veicolo per un controllo, ma il passeggero ha tentato di disfarsi di un borsellino gettandolo dal finestrino, ma è stato subito recuperato con all’interno diverse banconote per una somma complessiva 15mila euro.

Mentre gli operatori procedevano a un controllo accurato dei due ragazzi, un’altra unità risaliva la strada di campagna venendo a conoscenza che in una casa poco distante era appena stata consumata una truffa ai danni di due anziani coniugi.

La vittima era stata tratta in inganno attraverso una telefonata di un individuo che si presentava quale maresciallo dei carabinieri. Il sedicente maresciallo aveva convinto la donna che il figlio avesse da poco procurato un incidente coinvolgendo una donna con un bambino piccolo. Fingendo che il bambino fosse in gravi condizioni, il truffatore aveva convinto l’anziana vittima che avrebbe potuto evitare la denuncia al figlio, se avesse consegnato immediatamente tutti i risparmi di una vita ad un complice che di lì a poco si sarebbe presentato a ritirarli. I due giovani truffatori sono stati pertanto portati presso gli uffici della Squadra Mobile della questura di Viterbo, dove il maggiorenne è stato arrestato per truffa aggravata e posto a disposizione della Procura delle Repubblica presso il tribunale di Viterbo, che coordina le indagini, mentre il minorenne è stato sottoposto alla misura dell’accompagnamento a seguito di flagranza, con affidamento alla madre arrivata da Napoli. Nei giorni successivi per i due truffatori è stato convalidato l’arresto nei confronti del maggiorenne con obbligo di dimora nel comune di residenza.