Sberna – “Il Governo Meloni è un esempio, la crescita è nei numeri non nella propaganda”
A tuonare contro gli attacchi ai risultati del governo Meloni, sempre più frequenti in questo periodo di campagna elettorale, è la candidata di Fratelli d’Italia per il Parlamento Europeo nel collegio Italia Centrale Antonella Sberna. Lo fa partendo dall’analisi dei numeri, gli stessi che le opposizioni stanno utilizzando per confutare il buon esito delle politiche nazionali degli ultimi tempi.
“Il rapporto annuale 2024 dell’Istat – sostiene la Sberna – certifica l’ottimo lavoro del Governo Meloni dimostrando come la crescita sia nei numeri e non nella propaganda”.
L’ex assessore ai Servizi sociali, alle politiche giovanili e della famiglia, ai rapporti con l’Unione europea e l’Università del Comune di Viterbo si sofferma soprattutto sui dati economici: “Il Pil è in crescita in tutti i settori persino meglio di Francia e Germania – prosegue Sberna – mentre l’azione del governo ha inciso positivamente sull’occupazione, sulla produttività delle imprese, sul potere d’acquisto delle famiglie, sull’aumento dei salari, contrariamente alla propaganda delle opposizioni che hanno tentato di far credere che con il centrodestra al governo l’economia italiana sarebbe colata a picco e la disoccupazione sarebbe aumentata. In realtà così non è stato, i dati lo dimostrano e inoltre il nostro governo si è rivelato serio ed affidabile anche nei confronti dell’Europa riuscendo a contenere il debito pubblico e a mantenere i conti in ordine”.
“Forti di questi risultati – aggiunge la politica viterbese, ci presenteremo in Europa a testa alta e con la prospettiva di contribuire a modificare quelle politiche che fino ad oggi hanno penalizzato i Paesi membri per dare nuovo slancio allo sviluppo. L’Europa dovrà tornare ad essere la Patria delle opportunità e degli investimenti, non dei lacci burocratici e delle occasioni mancate”.
“I risultati conseguiti dal governo Meloni – aggiunge – dimostrano che si può tranquillamente coniugare la tenuta dei conti pubblici con le politiche per la crescita. Con questo spirito quindi punteremo a migliorare il Patto di Stabilità e di Crescita nell’ottica di una maggiore flessibilità e soprattutto cambiando l’impostazione fin qui adottata in materia di gestione e contenimento del debito pubblico, favorendo e incentivando la spesa per gli investimenti che producono crescita, ricchezza e lavoro. Non è con i sussidi a pioggia che si può pensare di far ripartire l’economia e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, ma creando le condizioni perché il tessuto economico e produttivo torni a generare ricchezza e soprattutto occupazione: è il lavoro che dà dignità e favorisce di conseguenza anche la ripresa demografica. Un circolo virtuoso che il governo Meloni è riuscito a rimettere in moto e che, con un approccio più innovativo e collaborativo da parte delle istituzioni europee, potrà continuare a produrre risultati positivi”.