Al Teatro dell’Unione di Viterbo la rassegna di danza per i vent’anni della campagna gruppo Nonou

In occasione dei vent’anni della compagnia di danza, il Teatro dell’Unione ospita il progetto speciale N20 dedicato all’approfondimento del linguaggio e della modalità di creazione di gruppo nanou attraverso varie tipologie di esperienza artistica.

La rassegna, che rientra nell’ambito della collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio, sarà preceduta giovedì 6 giugno ore 11:00 da Geografie Sentimentali dialogo con Marco Valerio Amico del gruppo nanou e il dott. Mauro Petruziello presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia. All’evento, organizzato in collaborazione con il C.U.T. Centro Universitario Teatrale “La Torre” presso il Complesso monumentale di Santa Maria in Gradi, intervengono anche Alfonso Antoniozzi vicesindaco di Viterbo e Isabella Di Cola, direttrice artistica di ATCL.

Martedì 11 giugno ore 19:00 nel foyer del Teatro sarà presentata l’apertura della masterclass ALPHABET: Metodo, prevista dal 4 al 10 giugno e rivolta a danzatori professionisti, selezionati tramite una call pubblica. Il metodo Alphabet rappresenta uno strumento di ricerca e trasmissione coreografica ideato e condotto dal coreografo Marco Valerio Amico del gruppo nanou. Con Alphabet la compagnia sceglie di aprire il processo di trasmissione condividendo il metodo coreografico, svelando il processo compositivo e smantellandolo strato per strato, raggiungendo la ragione profonda di una scelta ed evidenziando la relazione tra i segni che intervengono costantemente nella composizione scenica.

Mercoledì 12 giugno in doppia replica alle ore 19:00 e alle ore 21:00, sarà la volta di ARSURA, con la coreografia di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, quest’ultima anche in scena, vuole misurare la resistenza di un corpo solo in uno spazio vasto. L’azione coreutica non si affanna a riempire lo spazio, anzi, lo sbilancia trovando gli angoli remoti, lasciando che il corpo sia sempre evidentemente solo in una vastità temporale. Più trascorre il tempo, più il luogo è caratterizzato dal tempo e dalla sparizione del corpo in quanto la figura viene assorbita dallo spazio stesso.

THEM (13 giugno ore 19:00 e ore 21:00) è una installazione che si relaziona con la videocamera e l’opportunità di moltiplicazione prospettica della visione grazie alla riproduzione audiovisiva in tempo reale. L’installazione coreografica firmata da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci è una sequenza interpretata dai danzatori – Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Andrea Dionisi – ripetuta, riscoperta più volte e osservata, sempre con occhio nuovo, dalla video camera a mano gestita dalla coreografa Bracci, anch’essa in scena. La scena si presenta come un territorio circolare, osservabile da qualsiasi fronte.

Chiude la rassegna l’ultimo progetto di gruppo nanou, REDRUM con le coreografie di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, in scena Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli, Marco Maretti il 14 e 15 giugno ore 19:00 nel foyer. Redrum nasce dalla volontà di immergere lo spettatore all’interno di un universo fatto di effetti emotivi e riferimenti culturali, per spingerlo nel mondo immaginario che la compagnia ha sempre attraversato fatto di composizioni coreografiche, riferimenti cinematografici e spazi di arte visiva. Il formato è quello dell’installazione: lo spettacolo non ha un inizio e una fine, ma un’apertura e una chiusura. L’installazione dura tre ore al giorno. Il pubblico può rimanere all’interno dell’installazione per tutto il tempo che gli è consentito, può entrare, uscire, muoversi all’interno dello spazio o rimanere fermo.