L’uso dei mezzi pubblici e dei taxi non decolla a Viterbo, a risentirne di più il servizio notturno già attivo da anni
VITERBO – Il trasporto pubblico, taxi, autobus, tram o filobus, rappresenta un fenomeno di vitale importanza e strategico nella riduzione del traffico e nel rispetto ambientale per le città piccole o grandi che siano. La recente riforma del Codice della Strada potrebbe assicurare un maggiore incremento all’uso dei mezzi pubblici? È ancora presto per dirlo. Da una prima analisi, sembrerebbe che l’inasprimento delle sanzioni poste dalla riforma del CdS, sembra abbia incrementato a Viterbo l’uso del taxi.
Il Capoluogo della Tuscia conta un ‘parco taxi’ di sedici auto e di un servizio notturno già attivo da alcuni anni. Se il nuovo codice della strada, recentemente varato dal ministro ai trasporti Matteo Salvini, che ha inasprito le sanzioni e ridotto il limite di alcool nel corpo per potersi mettere alla guida, possa far invertire la tendenza, possa essere da incentivo all’uso dei mezzi pubblici. L’utilizzo dei taxi potrebbe diventare sempre più importante in Italia e a Viterbo, anche se lo scetticismo ancora prevale rispetto alle notizie che arrivano dagli operatori delle auto pubbliche, in particolare per quanto riguarda le corse notturne.
Durante le festività natalizie, soprattutto Capodanno, si è visto un aumento delle richieste per il Nelle giornate precedenti a Capodanno hanno chiamato tantissimi per chiedere informazioni, poi in molti si sono adattati in altri modi. Si inizia a fare più ricorso al taxi per paura di problemi alla guida.
Rispetto al 2024 però non c’è stato un forte aumento dell’utilizzo dei taxi, pochi turisti e soprattutto poca pubblicità del servizio notturno attivo da diversi anni, secondo gli addetti al lavoro. Nel centro storico c’era molto più movimento, c’era molta più gente che girava di notte e che utilizzava il taxi. Il nuovo patto della notte ha riammesso la chiusura dei locali per le 2 di notte. Il sabato è l’unica eccezione in cui un po’ più di lavoro si riscontra, ma già di domenica i pochi locali aperti non favoriscono il lavoro. In questo modo a risentirne è il lavoro o il servizio notturno che rischia di scomparire. A ben guardare, quindi, il trasporto pubblico resta all’angolo, soprattutto di notte, bisognerà vedere se nel corso dell’anno e con il Giubileo se le prospettive potranno una svolta in positivo.