* PRIMO PIANOsindacale

Al congresso della Fns-Cisl la denuncia del sindacato: penitenziaria e vigili del fuoco sicurezza e soccorso sono in crisi

VITERBO – Gravi carenze di organico nel settore della sicurezza penitenziaria e nel settore della sicurezza e del soccorso ai cittadini per i vigili del fuoco. La denuncia arriva dal congresso della Fns-Cisl. Nelle carceri si lavora senza un terzo degli agenti necessari, mentre i vigili del fuoco denunciano carenza di organico e mezzi inadeguati. La denuncia del sindacato Fns Cisl: “Condizioni di lavoro inaccettabili”. Queste questioni sono state affrontate durante il quinto congresso della Fns Cisl Lazio, che al termine dei lavori ha eletto il nuovo consiglio generale regionale. “Sul settore della sicurezza e del soccorso si abbattono numerose criticità”. A denunciarlo è il segretario generale Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino, che ha lanciato l’ennesimo allarme durante il congresso del sindacato, che lo ha riconfermato.

A Viterbo e nel Lazio mancano agenti penitenziari e vigili del fuoco. Una carenza annosa che mette in seria difficoltà il personale in servizio con turni estenuanti e carichi di lavoro eccessivi. I dati relativi agli istituti penitenziari sono emblematici. In tutta la regione la carenza di personale di polizia penitenziaria è di 859 unità. Gli istituti più in sofferenza sono il nuovo complesso di Rebibbia, dove manca il 31,59% del personale, e Velletri con meno il 27,64%. Stesso per la casa di reclusione sempre di Rebibbia (-27,51%). Identica percentuale di carenza per Rieti, Viterbo e Frosinone: rispettivamente -27,43%, -27,27% e -27,14%. A Regina Coeli si va avanti senza un quarto del personale di cui ci sarebbe bisogno.

“Siamo consci – scrive il sindacato – delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Il sovraffollamento rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario”.

Non va meglio sul fronte dei vigili del fuoco. Nel Lazio ne mancano 500. C’è poi tutta la questione legata ai pochi mezzi a disposizione che rendono gli interventi difficoltosi.

“È importante – sottolineano dalla Fns Cisl Lazio – non sottovalutare la necessità di rinnovamento del parco automezzi, oltre a una maggiore tutela sanitaria. La politica in generale deve comprendere una volta per tutte che i vigili del fuoco sono gli unici a garantire un servizio indispensabile ai cittadini. Per questo motivo il corpo nazionale dovrebbe essere messo nelle condizioni di poter operare sempre e in qualunque situazione nelle migliori condizioni”. La richiesta è quella di rivedere gli organici nei vari comandi e procedere a nuove assunzioni. Bisogna poi rendere le sedi di servizio più adeguate. Provvedere al rinnovo dei contratti, con il riconoscimento e pagamento degli straordinari.