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Sanità nel Lazio, la Regione annuncia 500 nuovi posti letto per dipendenze patologiche

La Giunta regionale del Lazio ha definito, lo scorso luglio, la nuova Programmazione dell’offerta per le persone con disturbo delle dipendenze patologiche, in via di progressiva attuazione, che racchiude: l’aumento di oltre 500 posti letto nelle strutture del territorio (464 posti letto per l’offerta residenziale 48 per l’accoglienza sul modello “genitore-bambino”) e 300 posti per il trattamento diurno, tra cui quelli dedicati ai pazienti con “doppia diagnosi”, con l’aggiornamento degli standard organizzativi e nuove tariffe per la remunerazione dei servizi. Lo si legge in una nota della Regione Lazio.

Si tratta di un provvedimento che supera l’impasse di oltre 12 anni a tutela delle persone con disturbi da uso di sostanze, al fine di rafforzare e assicurare cure e bisogni puntuali nei servizi erogati dal Servizio sanitario regionale.

La nuova programmazione sulle dipendenze patologiche ha ampliato l’offerta sociosanitaria e socioassistenziale, partendo dagli investimenti graduali messi in campo dall’amministrazione Rocca: dalle 14mila assunzioni già autorizzate, per 661,5 milioni di euro l’anno, (con oltre quattrocento nuove assunzioni di psicologi, psichiatri, farmacologi, tossicologi e figure professionali, più cento professionisti in corso di reclutamento), fino al Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026.

Così l’amministrazione Rocca ha potuto garantire un potenziamento omogeneo dei vari trattamenti, grazie anche alle assunzioni autorizzate e molte delle quali già operative nelle strutture delle Aziende sanitarie per rispondere alle reali esigenze del territorio.

Infatti, l’offerta residenziale è stata incrementata di 156 posti letto per il quadrante “Lazio nord” (Asl Roma 1, Roma 3, Roma 4, Viterbo e Rieti) e 308 posti letto per il quadrante “Lazio sud” (Roma 2, Roma 5, Roma 6, Latina e Frosinone).

È stata rafforzata anche l’offerta semiresidenziale, attraverso un aumento significativo di 300 posti per il trattamento diurno nelle singole strutture delle 10 Aziende sanitarie locali.