Tensioni in maggioranza in Regione, nessun incontro Meloni-Tajani: “Rocca non è in discussione”
Nel Lazio ancora non è stato raggiunto un accordo tra le forze di maggioranza, ma il presidente Francesco Rocca non è in discussione. Dopo lo strappo di Forza Italia per i nuovi equilibri della coalizione, il confronto politico prosegue e una soluzione sarà trovata “a stretto giro, probabilmente la prossima settimana”, assicurano alcune fonti di Fratelli d’Italia e Forza Italia ad “Agenzia Nova”.
In giornata era circolata la notizia di un possibile incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, per ricucire lo strappo. Una notizia smentita dalle stesse fonti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, perché “priva di fondamento”.
“Non c’è nessun incontro tra Meloni e Tajani, la questione sarà risolta a livello regionale”, spiega ad “Agenzia Nova” il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone, che nei prossimi giorni vedrà di nuovo il segretario regionale di Fd’I Paolo Trancassini. L’intento di Forza Italia “non è quello di bloccare i lavori del Consiglio regionale e l’attività amministrativa, perché quando ci sono stati provvedimenti importanti li ha votati – tiene a precisare Fazzone -. Inoltre, non è in discussione la tenuta del presidente Rocca”, ha sottolineato.
Tuttavia Forza Italia, è pronta a valutare la possibilità di ritirare i propri due assessori in giunta, pur garantendo il sostegno esterno alla maggioranza, se non dovesse ottenere un riconoscimento politico e amministrativo. “Facciamo parte della maggioranza, ora ci devono dare delle risposte e serve responsabilità”.
A tal proposito, in caso di mancato accordo, il senatore ribadisce che “rinunciare agli assessori, ad esempio, continuando a votare il programma per cui siamo stati eletti, credo sia una linea corretta. Non bisogna tentare di addossare a Forza Italia delle responsabilità che non ha, perché non è Forza Italia che deve decidere. Non abbiamo chiesto nulla, perché spetta al presidente Rocca e al partito di maggioranza, Fratelli d’Italia, proporre delle soluzioni. Il mio partito ha posto un problema di cambiamento di numeri all’interno del Consiglio regionale”, ha concluso Fazzone.
Il punto centrale sono le richieste politiche‐amministrative, insieme a una maggiore rappresentanza, avanzate da Forza Italia, forte della sua crescita in Consiglio: il gruppo è arrivato a contare 7 consiglieri in Aula, a cui si aggiunge Nazareno Neri, in virtù dell’intergruppo con Noi Moderati.
Al momento, quindi, dopo Fratelli d’Italia (22 eletti), Forza Italia numericamente è il secondo partito in Aula, davanti alla Lega che ha una sola consigliera. E in giunta, i due gruppi sono rappresentati da due assessori a testa. Secondo i bene informati, in ballo ci sarebbe la discussione attorno alla presidenza del Consiglio regionale, che potrebbe andare a Forza Italia e, in particolare, a Pino Cangemi, nel caso in cui Antonello Aurigemma approdasse in giunta.
Al momento, però, si tratta di una ipotesi non di facile realizzazione. Sul tavolo del confronto ci sarebbe anche una redistribuzione delle deleghe con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene, o anche due assessorati in più per Forza Italia a spese uno della Lega e l’altro di Fratelli d’Italia.
Intanto, anche dopo la capigruppo di ieri, la seduta del Consiglio regionale del Lazio non è stata ancora convocata per la discussione del Documento di economia e finanza, rimandato prima della pausa estiva.E le opposizioni incalzano: “Messo alle strette il presidente del Consiglio Aurigemma ha infine dovuto riunire la capigruppo per certificare una volta di più quanto, come opposizioni, stiamo denunciando ormai da due mesi e cioè lo stallo completo dell’attività del Consiglio, che non si riunirà nemmeno nelle prossime settimane, per colpa delle irrisolte, ed evidentemente ancora irrisolvibili, divisioni all’interno della maggioranza di centrodestra”, attaccano le opposizioni.