* PRIMO PIANOCronaca

Usavano droni per inviare droga e cellulari al carcere Nicandro Izzo, scoperti dalla penitenziaria, sei arresti

VITERBO – Presi dalla polizia penitenziaria mentre preparavano una spedizione verso il carcere Nicandro Izzo Sei persone arrestate, vari telefoni cellulari e quasi un chilogrammo di stupefacenti sequestrati. Questo è il bilancio dell’operazione condotta ieri in tarda mattinata a Viterbo, dal nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria.

Dalle prime indiscrezioni i sei fermati, tra cui una donna e tutti di origine romena e magrebina, sarebbero stati presi dalla polizia nella zona artigianale Il Poggino, mentre si preparavano a mandare con un drone, gli stupefacenti e i telefonini all’interno del carcere Nicandro Izzo, che si trova a poche centinaia di metri in strada Mammagialla. Secondo quanto si è appreso, gli agenti in borghese della penitenziaria hanno sorpreso la banda sul fatto.

Pare, invece, che un settimo malvivente sia riuscito dileguarsi e subito si siano attivate le ricerche per rintracciarlo. A chi fossero diretti droga e telefoni al momento non si sa, come non si conoscono ulteriori dettagli del blitz sul quale gli investigatori mantengono il riserbo.

Da settimane sembrerebbe che all’interno delle mura penitenziarie venissero lanciati involucri pieni di materiale e sostanze illecite destinati ai detenuti presso il reparto D1 che nel luglio scorso è stato fortemente danneggiato con incendio e rivolta degli stessi.

Una popolazione detenuta che complessivamente ha superato quota 700 presenze (170% di sovraffollamento) a fronte di un organico di Polizia Penitenziaria ancora carente di oltre 80 unità. La UILPA POLIZIA PENITENZIARIA LAZIO, richiama l’amministrazione penitenziaria ad intervenire nel merito dei problemi che sono diventate insormontabile e che mettono a rischio l’ordine, sicurezza e prevenzione all’interno delle nostre carceri Laziali con oltre 6700 detenuti presenti e 900 agenti in meno. Nel contempo si congratula con la Polizia Penitenziaria per il lavoro che svolge in queste condizioni operative e al Nucleo Investigativo Centrale per l’ennesimo risultato conseguito nello smantellamento di bande dedite a questi traffici.