Imprenditrice di Tarquinia condannata per evasione, scatta sequestro per 140mila euro
La Guardia di Finanza di Viterbo, su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni per un importo complessivo di 141.590 euro, in seguito alla condanna per reati tributari a carico della legale rappresentante di una società con sede a Tarquinia, operante nel settore delle consulenze e delle attività al sostegno delle imprese.
La donna è stata anche condannata a un anno di reclusione. Il provvedimento è il risultato di una lunga indagine fiscale condotta dalla Compagnia di Tarquinia, che ha fatto emergere irregolarità nella gestione tributaria dell’impresa.
Le indagini hanno rivelato che la legale rappresentante non aveva presentato le dichiarazioni fiscali obbligatorie per un periodo di sei anni, dal 2013 al 2018. In particolare, per l’anno 2013, l’amministratrice non ha presentato la dichiarazione Iva, nonostante risultassero operazioni attive regolarmente annotate in contabilità. Il totale dell’imposta evasa e non versata corrisponde all’importo oggetto della confisca.
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha contestato il reato di omessa dichiarazione, previsto dall’articolo 5 del Decreto legislativo numero 74 del 2000.
Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Tarquinia hanno dato esecuzione alla sentenza di condanna, divenuta irrevocabile nel 2024, procedendo a confiscare interamente, ai sensi dell’articolo 12 bis dello stesso decreto legislativo, le liquidità finanziarie presenti sui conti correnti intestati alla condannata.


