Ministero della Cultura: resi noti i dati sugli ingressi nei musei e nei parchi archeologici nazionali nel 2023. La Tuscia seconda solo alla Capitale
L’occasione è la presentazione di “Musei italiani”, l’app ufficiale del Sistema museale nazionale che permette di informarsi, esplorare e acquistare in sicurezza i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale. Il direttore generale dei Musei Massimo Osanna ha fornito i dati sulle presenze nei musei italiani nel 2023.
A livello nazionale, con 57.730.502 visitatori e 313,9 milioni di euro di incassi, il 2023 ha segnato un nuovo record che il direttore generale dei Musei Massimo Osanna ha commentato in maniera positiva. Risultati oltre ogni previsione infine per quanto riguarda i dati della Tuscia che si confermano estremamente positivi. Come segnalato dalle tabelle, nella provincia di Viterbo ci sono 18 strutture gestite dal ministero della Cultura. Di queste 9 istituti sono a pagamento e 9 sono a ingresso gratuito.
Il 2023 si è chiuso con 477.375 visitatori: 199.676 paganti e 191.142 non paganti negli istituti a pagamento e 86.557 non paganti negli istituti gratuiti. Nel complesso la Tuscia ha registrato 1.673.506,50 euro di introiti lordi. Nel dettaglio, la struttura più visitata è l’accoppiata museo Archeologico nazionale e Necropoli di Tarquinia che nel complessivo ha registrato 115.579 visitatori in un anno. Sopra i 100mila anche Palazzo Farnese di Caprarola con 110.701 visitatori nel 2023. Terza Villa Lante a Bagnaia con 92.489 visitatori in 12 mesi.
Seguono altre strutture importanti come il Santuario Madonna della Quercia a Viterbo (22.820) l’Anfiteatro Romano di Sutri (20.743), la chiesa di San Pietro e Tuscania (19.498) e il museo archeologico di Vulci a Canino (18.350).
Tra le altre province del Lazio svetta ovviamente Roma con 26.257.678 visitatori e 118.623.183,50 euro di introiti lordi. Per Latina 131.277 visitatori e 194.287 euro di introiti lordi, per Frosinone 555.645 visitatori per 4.245 euro di introiti lordi.
“Gli introiti salgono anche grazie all’utilizzo della nuova app – ha spiegato Osanna – e nei prossimi anni il dato aumenterà ancora. L’applicazione è uno dei frutti maturi del Pnrr ed è stata finanziata interamente con quei fondi. Grazie a ‘Musei italiani’ i luoghi della cultura si arricchiscono con una serie di funzionalità gratuite e importanti come le audioguide che arriveranno presto. I grandi incassi del 2023 ci permetteranno di far funzionare al meglio i nostri musei trasformando le risorse in attività, tutela e valorizzazione“.
Presente alla conferenza stampa anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che di recente ha visitato il museo Archeologico nazionale di Tarquinia.
“Gli italiani devono essere orgogliosi del patrimonio presente sul territorio, ha proseguito Sangiuliano. Per quanto riguarda le strutture a pagamento, in Europa siamo tra i più generosi visto che abbiamo moltissime strutture gratuite. Il biglietto, però, va fatto pagare perché ci permette di mandare avanti la macchina della cultura. Faccio un breve esempio: quanto può costare un viaggio in Italia a una famiglia che proviene dagli Stati Uniti d’America? Sicuramente l’importo è notevole tra voli, alberghi e ristoranti. Il biglietto per un museo, che è un’esperienza irripetibile, all’interno del budget può e deve starci“.