Turismo a Viterbo, calo dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno di sei mila euro rispetto al 2023
VITERBO – Primi bilanci della stagione estiva nella Tuscia e i dati non sarebbero incoraggianti secondo gli esperti del settore. Calano i proventi della tassa di soggiorno a Viterbo. Nel secondo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli incassi accertati dal settore Entrate tributarie del comune ammontano a 124mila euro, 6mila in meno dell’anno precedente.
I primi due trimestri dell’anno segnerebbero un lento avvicinamento al momento cruciale del turismo viterbese, cioè i mesi di luglio, agosto e settembre, con la festa di Santa Rosa. Sarà quella, dunque, la cartina da tornasole definitiva dell’andamento turistico della città nel 2024, soprattutto per quanto riguarda le strutture ricettive. Al momento, il dato reale è che la bilancia penderebbe in negativo.
Nel primo trimestre dell’anno, gli introiti della tassa di soggiorno erano stati leggermente superiori rispetto al 2023 (91mila e 800 euro contro 91mila e 300), poi si è aperta la forbice a favore dell’anno scorso.
Nel 2023 gli incassi complessivi della tassa di soggiorno a Viterbo furono di circa 480mila euro, il valore più alto degli ultimi anni. Ma adesso sarebbe importante confermare la crescita per aprire un trend positivo. Il trimestre in corso, con le ferie estive e la festa di Santa Rosa, è quello che può fare la differenza: bisognerà recuperare il gap aperto ad aprile-maggio-giugno e, se possibile, allungare il passo. Nel 2023, durante quel periodo, il comune incassò oltre 142mila euro dalle imposte di soggiorno. Certo, per avere il quadro completo bisognerà attendere i dati ufficiali per avere un parziale, ma sicuro indicatore del turismo a Viterbo nel 2024.Turismo