Quartiere San Faustino una domenica notte di movida violenta esaspera i residenti. Il Comitato “Minacciati di morte davanti ai nostri bambini”

VITERBO – Tutto ha avuto inizio domenica sera, quando i residenti esasperati dalla movida troppo rumorosa e fino a tarda notte hanno chiamato le forze dell’ordine. Musica ad alto volume, schiamazzi urla accompagnati da fiumi alcol che hanno fatto infuriare i cittadini residenti a San Faustino. La scintilla è scoccata intorno alle 22.30, quando un abitante, esasperato dai continui schiamazzi accompagnati da musica a volume impossibile provenienti da un ristorante in via Signorelli, ha deciso di chiamare i carabinieri. Nel locale in questione, frequentato perlopiù da nordafricani, sembra infatti, che fosse in corso dal tardo pomeriggio una festa sfrenata. La situazione è degenerata all’arrivo dei carabinieri intenzionati a ristabilire l’ordine pubblico. Il tutto e sfociato in una mezz’ora di puro delirio, in cui i carabinieri e le altre forze dell’ordine che, nel frattempo erano arrivate a dare supporto, hanno cercato di tenere a bada gli stranieri, che nel frattempo hanno tentato ripetutamente di scagliarsi sui residenti accusandoli di essere dei razzisti e sostenendo che erano stati loro a chiamare le forze dell’ordine. In tutta questa confusione a farne le spese è stato un carabiniere, morso al braccio da uno degli stranieri, un 30 enne nigeriano, che in seguito è stato arrestato e successivamente rilasciato in attesa del processo. Insulti, spintoni, minacce di morte, sembra anche con un nordafricano durante il parapiglia abbia urlato contro qualcuno delle forze dell’ordine un poco rassicurante “ti tagliamo la gola”, alla fine anche un carabiniere aggredito  a chiudere nel peggiore dei modi una domenica nel quartiere di San Faustino. La stessa Prima Cittadina, Chiara Frontini, è intervenuta emettendo un’ordinanza di divieto di vendita di alcoolici nei locali di San Faustino per cercare di porre un freno alla violenza che sta dilagando nel quartiere del centro storico. all’arrivo dei carabinieri una trentina di “festaioli” si sono spostati sulla vicina piazza San Faustino, dove hanno cominciato ad insultare i membri del comitato omonimo, che avevano concluso da poco l’intervento di pulizia nella zona intorno alla piazza e anche nelle vie adiacenti.

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