Quattro colpi in banca tra Umbria e Marche, 53enne arrestato a Orte

E’ stato arrestato a Orte dai carabinieri il “basista” e “palo” della banda di rapinatori che dal 2022 ha compiuto rapine a banche, con ingenti bottini, tra Marche e Umbria.

Ad eseguire la misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Ancona, sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Ascoli Piceno, del Nucleo operativo della compagnia di Osimo (An) e quelli della locale stazione di Orte nel viterbese. In manette è finito un uomo di 53 anni del luogo, ritenuto responsabile di quattro rapine in danno di altrettanti istituti bancari (tre consumate e una tentata).

Secondo quanto ricostruito nell’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Ancona, il primo colpo messo a segno risale al settembre del 2022 in danno della filiale di un noto istituto bancario di Camerano (An): due persone, con il volto coperto da passamontagna, avendo fatto accesso mediante effrazione di una finestra, riuscirono a farsi consegnare, da uno dei dipendenti, 140mila euro. Da quel colpo emersero elementi che riconducevano la presenza del 53enne ad un altro analogo episodio: una tentata rapina in danno di un istituto di credito ad Acquasparta (TR), nel gennaio del 2023, quando i componenti della “batteria” fecero un foro nella parete perimetrale della filiale, non riuscendo nel loro intento per l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Terni, che riuscirono a identificare l’uomo e a localizzare una struttura ricettiva dove alloggiavano due complici.

I carabinieri sostengono di essere riusciti a raccogliere elementi di colpevolezza in ordine alla partecipazione dell’uomo in altre due rapine, messe a segno ai danno di altrettanti istituti di credito, rispettivamente a Grottammare (AP) nell’ottobre 2022  e San Benedetto del Tronto (AP) a novembre dello stesso anno. In questi due episodi, sempre con il volto coperto da passamontagna e armati di taglierino, dopo aver fatto accesso nelle filiali mediante effrazione delle finestre, riuscirono a farsi consegnare la somma complessiva di 141.500 euro, per poi darsi alla fuga.

L’attività d’indagine ha evidenziato come l’uomo ricoprisse, nell’ambito della “batteria”, un essenziale ruolo nella preparazione dei colpi, come “basista” e come “palo”, occupandosi, in primo luogo, degli aspetti logistici. Si procede in stato di libertà per altre 4 persone, ritenute appartenenti alla medesima compagine e, a vario titolo, coinvolte nelle rapine. Dopo il fotosegnalamento l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Viterbo.