Sequestrati e picchiati per non aver pagato la droga
VITERBO – Undici misure cautelari, anche nella Tuscia, per rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro e spaccio di sostanze stupefacenti. Ad eseguire l’ordinanza del gip di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma e i poliziotti del primo distretto Trevi – Campo Marzio nelle province di Viterbo, Roma e Frosinone. Le misure cautelari, dalle prime luci dell’alba di martedì 16 aprile, hanno raggiunto undici persone indagate a vario titolo.
Le indagini scattano a ottobre 2022 dopo la denuncia di un consumatore di droga che avrebbe maturato con gli spacciatori un debito che non sarebbe più riuscito a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In più di un anno di indagini gli investigatori hanno ricostruito l’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà e di cui farebbero parte gli indagati, e documentato come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
In alcuni episodi le vittime sarebbero state portate nelle abitazioni di alcuni sodali dove sarebbero state percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché era stato esaurito il “plafond” giornaliero in banca, sarebbero state sequestrate e malmenate tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce sarebbero state estese anche ai familiari delle vittime.
L’analisi del flusso di denaro estorto, che ammonta a oltre 300mila euro, ha permesso agli investigatori di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari. Si tratta di persone ritenute vicino al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori. Documentate anche le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti sarebbe stato trasferito ad altri beneficiari tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti.